“Le famiglie italiane si scoprono formiche”, di Rosa Serrano
Stop ai debiti per auto, moto, computer: crescita zero per il credito al consumo. Non si compera, quindi non ci si indebita. Finiti i tempi in cui per cambiare la macchina ogni anno, per permettersi un arredamento di tendenza o tecnologie sempre al top le famiglie a secco di contanti correvano a chiedere prestiti. La crisi globale ha cambiato le abitudini degli italiani: se prima era “cool” spendere, ora si fa di necessità virtù e si torna al frugale. Di tale gelata ha fatto le spese il credito al consumo che, dopo anni di crescita a due cifre, ora viaggia con un incremento tendente allo zero rispetto al 2007. Una caduta che va di pari passo con le difficoltà dell’economia e che ha fatto registrare a banche e società finanziarie un drastico ridimensionamento del settore. I prestiti finalizzati, infatti – utilizzati soprattutto per l’acquisto di beni durevoli come auto, mobili, elettrodomestici o computer e chiesti direttamente dal cliente al negoziante per dilazionare il prezzo d’acquisto – secondo uno studio Assofin, fra gennaio e novembre del …