Mese: Gennaio 2009

“Il diritto e la cura”, di Ignazio Marino

“Credo nella libertà di scelta”, “non si può costringere un ammalato a curarsi contro le sua volontà”, “sacra è la vita e sacra l’autodeterminazione”. Sono alcune delle frasi dei cinquanta mila cittadini che, in questi giorni, hanno aderito all’appello per il diritto alla libertà di cura (www. appellotestamentobiologico. it). Sono voci che rappresentano il Paese e che vanno considerate nel momento in cui il Parlamento si avvia a fissare, per legge, alcune regole che riguardano la fine della vita. Il mio convincimento è che vada garantito sempre e comunque il diritto alla libertà di cura come previsto dalla Costituzione, un diritto che esiste in teoria per tutti, ma che non può essere esercitato da chi ha perso l’integrità intellettiva e con essa la capacità di esprimere le proprie volontà. Proviamo a calare il principio nella realtà: un paziente con un cancro all’esofago, nella fase avanzata della malattia, si troverà a non poter più deglutire e ad alimentarsi naturalmente. Per continuare a nutrirsi potrà ricorrere a tecniche artificiali, ovvero ad un tubo inserito chirurgicamente nello stomaco …

Flick: “È ora che la politica decida sulle unioni gay”

“La politica deve tornare a decidere, a stabilire principi, senza limitarsi ‘ad accertare l’esistente’. Un riequilibrio e’ necessario, intendo un riequilibrio delle funzioni, piu’ e prima che dei diritti: la politica scelga i nuovi beni da proteggere; la giurisdizione dara’ tutela concreta a quei diritti”. Giovanni Maria Flick sollecita il Parlamento a legiferare sui “nuovi diritti fondamentali”, su quei diritti dagli “incerti confini” come le unioni dei gay, il testamento biologico e il trattamento dei malati termini o in coma: “Eludere queste domande- ammonisce il presidente della Consulta, al convegno sulla Costituzione promosso dalla Luiss- significa delegare le risposte, caso per caso, agli organi giurisdizionali, talvolta privi di precisi referenti normativi, com’e’ avvenuto- sottolinea Flick parlando davanti al capo dello Stato- nel drammatico caso di Eluana Englaro”. Un caso “avvertito a livello istituzionale e non solo etico”, come dimostra il fatto- ricorda- che la Corte costituzionale e’ stata chiamata a sbrogliare un conflitto di interessi tra magistratura e Parlamento. Ecco, si eviti “il rischio- dice Flick- di uno squilibrato rapporto tra legislazione e giurisprudenza, una …

“Il bonus famiglie? È doppio per i conviventi”, di Francesco Riccardi

Fuori bersaglio e con qualche difetto di equità. Il cosiddetto «Bonus famiglie» per come è stato progettato dal governo e approvato ieri senza modifiche in commissione alla Camera, rischia infatti di non centrare a pieno quello che doveva essere il suo obiettivo principale: fornire un aiuto – per quanto una tantum e limitato – alle famiglie a basso reddito che si trovano ad affrontare i disagi della crisi. Tra le diverse contraddizioni del provvedimento ne spiccano due. La prima è quella che, nonostante il nome col quale è stato battezzato, finirà per premiare soprattutto i singoli e le coppie senza figli: l’82% dei beneficiari del provvedimento saranno infatti queste due categorie, mentre appena il 18% saranno nuclei familiari con figli. La seconda è che le coppie di conviventi possono presentare – se ne hanno i requisiti– due richieste distinte e potranno dunque godere di un doppio bonus, a differenza delle coppie sposate che risultano un unico nucleo familiare. Quest’ultima notizia è stata confermata ad Avvenire dal presidente della consulta dei Centri di assistenza fiscale, Valeriano …

Il Pd: “No alla liquidazione dell’Iris”

Il partito chiede di fermare immediatamente il provvedimento e aprire subito una trattativa utilizzando il tavolo istituzionale Stop immediato al provvedimento di messa in liquidazione deciso dalla proprietà; avanti con il tavolo istituzionale promosso dai Comuni di Sassuolo, Fiorano e Viano, dalle Province di Modena e Reggio Emilia e dalla Regione Emilia-Romagna; richiesta al governo di affrontare da subito l’emergenza dell’Iris, mettendo in campo politiche di sostegno dei distretti e finanziando gli interventi per le infrastrutture, a partire dalla bretella Campogalliano-Sassuolo. Sono queste, in sintesi, le richieste avanzate dal Pd nel corso della riunione straordinaria sulla crisi dell’Iris promossa dal segretario provinciale del Pd Bonaccini e dal responsabile Lavoro del partito Michele Andreana. All’incontro hanno partecipato i parlamentari Manuela Ghizzoni, Ricardo Franco Levi, Ivano Miglioli, Giulio Santagata; i consiglieri regionali Giancarlo Muzzarelli e Matteo Richetti, i sindaci di Sassuolo e Fiorano Graziano Pattuzzi e Claudio Pistoni; l’assessore provinciale Egidio Pagani. Duro il giudizio del Pd sulla decisione unilaterale dell’azienda di mettere in liquidazione gli stabilimenti dell’Iris ceramica, definita in una nota “un grave errore sia …

“Gli effetti della crisi su università e ricerca negli Usa”, di Lisa Vozza

“Puoi stampare denaro, non puoi stampare sapere: richiede almeno 12 anni di scuola” Citazione di Dean Kamen, inventore che ha inventato di tutto, dal Segway agli arti artificiali La citazione di Kamen si trovano in un bellissimo articolo di Tom Friedman sul New York Times di oggi (http://www.nytimes.com/2009/01/11/opinion/11friedman.html ) sull’importanza di mettere in primo piano scuola e formazione nel pacchetto di stimoli che Obama sta preparando per gli Stati Uniti. Perché l’America fra dieci anni non si ritrovi solo con nuove strade, ponti e linee internet a banda larga, senza però una nuova generazione pronta a inventare cose nuove, che servano, innovino, creino posti di lavoro e nuova ricchezza. La crisi sta toccando moltissimo la ricerca e le università americane. Picower, una charity che sosteneva la ricerca del MIT con grandissime donazioni, è fallita perché aveva investito con Madoff. Altre debacle è chiaro che seguiranno. L’immediata ripercussione è sui giovani dottorandi, riusciti a entrare nelle migliori università con enormi sforzi e sacrifici, che perdono il lavoro. Ma la perdita ancora peggiore rispetto alle vicende individuali, …

“Gli occhi del governo su polizia e pm”, di Giuseppe D’Avanzo

Ci sono molti modi per dare avvio a una riforma della giustizia. La si può discutere in pubblico come accade ancora in questi giorni o inaugurare in silenzio nuovi, possibili controlli del governo sull’ordine giudiziario a dispetto di ogni autonomia e indipendenza togata. Si manipola qualche inciso nei codici, si sposta una virgola di un articolo di legge e il pubblico ministero può perdere la direzione delle indagini e della polizia giudiziaria (lo si è già visto). O – nome di una necessaria rivoluzione tecnologica – si possono sottrarre addirittura la “proprietà” e le informazioni dei fascicoli processuali al pubblico ministero e al giudice delle indagini preliminari. È quel che può avvenire, nei prossimi giorni, quando entrerà nella sua fase di sperimentazione (nel primo trimestre a Napoli, nel secondo a Nola e Torre Annunziata, entro il quarto a Milano e Monza) il protocollo d’intesa firmato il 26 novembre 2008 tra il ministro per l’innovazione (Renato Brunetta) e della giustizia (Angelino Alfano). L’articolo 7 del protocollo prevede la “trasmissione telematica delle notizie di reato tra le …

Veltroni: «Il governo ha fallito, ma se il Pd si divide non vinceremo mai», di Bruno Miserendino

«Faccio ancora una volta un appello al Pd e ai suoi dirigenti: occupiamoci dell’Italia, siamo al paradosso di una destra che attacca il Pd e del Pd che attacca se stesso, per di più nel momento più drammatico, dal punto di vista sociale, della nostra storia più recente». Lo dice Walter Veltroni in un’intervista che comparirà domenica su l’Unità. «A volte mi sento Penelope», ammette il segretario. Nessuno, dice, abboccherà agli ami lanciati da Cesa e Casini: «Le persone a cui ineducatamente l’Udc si è rivolta sono tra i fondatori del Pd». Veltroni vede «un governo inerte, che da tre mesi non produce più nulla». Fermo sull’economia, senza ruolo e senza iniziativa sulla crisi mediorientale. «Si sono mossi tutti i premier, Berlusconi si occupa delle elezioni in Sardegna. È in perenne campagna elettorale, all’Italia serve un premier non un candidato premier». A Fini che sulla giustizia ha fatto proposte alternative a quelle del governo, Veltroni dice: «È la strada giusta, noi siamo pronti». Segretario, è cominciato l’anno ma il vecchio virus non sembra debellato. Anzi, …