“In memoria di Guido Rossa a 30 anni dalla morte”, di Giovanna Cereseto
Il 24 gennaio 1979 l’operaio Guido Rossa viene ucciso dalle Brigate Rosse. In un mercoledì come tanti Rossa, alle 6.30 del mattino, esce di casa per recarsi all’Italsider di Genova dove lavora: non arriverà mai. Le Brigate Rosse lo freddano all’interno della sua vettura parcheggiata sotto casa. Nel 1970 Guido Rossa, militante del Pci e iscritto alla Cgil, era stato eletto delegato sindacale ed era diventato ben presto un riferimento per lavoratori e dirigenti che apprezzavano in lui la serietà e il rigore morale. Erano gli anni del terrorismo, ma Guido Rossa non aveva paura: al processo contro Francesco Berardi – reo di aver lasciato in fabbrica volantini e risoluzioni delle Br – lo aveva indicato come il “postino” delle Br. Sarà questa testimonianza a condannarlo. Genova, la sua città, non ha dimenticato il sacrificio di Guido Rossa. Sabato 24 gennaio 2009, a trent’anni esatti dalla sua scomparsa, Cgil Cisl Uil lo ricordano insieme alla figlia Sabina – oggi parlamentare alla Camera dei Deputati – e al segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani. Alla cerimonia, …