“Il bonus famiglie? È doppio per i conviventi”, di Francesco Riccardi
Fuori bersaglio e con qualche difetto di equità. Il cosiddetto «Bonus famiglie» per come è stato progettato dal governo e approvato ieri senza modifiche in commissione alla Camera, rischia infatti di non centrare a pieno quello che doveva essere il suo obiettivo principale: fornire un aiuto – per quanto una tantum e limitato – alle famiglie a basso reddito che si trovano ad affrontare i disagi della crisi. Tra le diverse contraddizioni del provvedimento ne spiccano due. La prima è quella che, nonostante il nome col quale è stato battezzato, finirà per premiare soprattutto i singoli e le coppie senza figli: l’82% dei beneficiari del provvedimento saranno infatti queste due categorie, mentre appena il 18% saranno nuclei familiari con figli. La seconda è che le coppie di conviventi possono presentare – se ne hanno i requisiti– due richieste distinte e potranno dunque godere di un doppio bonus, a differenza delle coppie sposate che risultano un unico nucleo familiare. Quest’ultima notizia è stata confermata ad Avvenire dal presidente della consulta dei Centri di assistenza fiscale, Valeriano …