Foa, una vita per la sinistra. Un giovane vecchio ottimista
È scomparso ieri a novantotto anni uno dei Padri della Repubblica e della sinistra italiana, direi il rappresentante del migliore Novecento. Si portava appresso la storia del secolo scorso, ma aveva sempre lo sguardo rivolto al futuro. La sua eredità intellettuale, politica e etica è immensa. Vi propongo il ricordo di Nello Ajello comparso oggi su Repubblica. Manuela Ghizzoni NELLO AJELLO, LA REPUBBLICA del 21.10.2008 L´Italia ha perduto uno dei protagonisti politici più appassionati, uno dei testimoni più vitali della sua democrazia. Tale era Vittorio Foa, morto ieri a novantotto anni. La sua è una biografia intensa, a tratti febbrile. Durante la dittatura fascista egli fece parte di quel nucleo compatto di oppositori, che a Torino, la sua città, operavano sotto le insegne di Giustizia e Libertà. All´opposizione si sarebbe poi svolta gran parte della sua esperienza politica. Vide la propria gioventù dai venticinque ai trentatré anni tagliata in due dal carcere, per poi partecipare alla Resistenza come dirigente del Partito d´Azione. Fino a ieri, la presenza di Foa ha animato in vari ruoli politici …