Anno: 2008

“I tagli agli atenei «finanziano» le promesse elettorali”, di Bianca Di Giovanni

La manovra triennale riduce tutte le missioni di spesa. Rispetto al 2008 il fondo per il diritto allo studio – cioè per i prestiti d’onore e le borse di studio – perde il 60% della sua dotazione iniziale. Giulio Tremonti ha imposto all’Università e alla scuola una dieta molto rigida. Buona parte delle «calorie» ridotte agli atenei sono servite ad alimentare il decreto Ici e quello Alitalia. In buona sostanza: nulla di sociale. Molto di propagandistico. D’altronde, erano promesse elettorali. E il ministro di punta, quello che aziona le leve della finanza, ha eseguito perfettamente. Più tardi ci si è messa anche la crisi internazionale. Persino il decreto salva-banche ipotizza ulteriori tagli a Università e ricerca in caso di fallimento degli istituti. È solo una delle tante ipotesi (l’elenco dei tagli – solo ipotetici per ora – è lungo), ma Tremonti non si è lasciato scappare le voci «Università e ricerca». Dalle elaborazioni dei numeri di bilancio condotte dal servizio studi della Camera e dal Sole 24 Ore emergono cifre molto pesanti. I tagli più …

Carpi, iniziativa sulla scuola con Filippi e Ghizzoni

Appuntamento lunedì 3 novembre alle 21, presso l’Auditorium Rustichelli “Contro i tagli della Gelmini, per una scuola nuova”, questo il titolo dell’iniziativa che si terrà lunedì 3 novembre, alle ore 21, a Carpi. A incontrare cittadini, studenti e insegnanti saranno l’onorevole Manuela Ghizzoni, capogruppo del Pd nella commissione Istruzione e Cultura della Camera, e Maria Cleofe Filippi, assessore alle Politiche scolastiche del Comune di Carpi. L’incontro si terrà presso l’Auditorium Rustichelli, in via San Rocco 5 a Carpi. Info www.pdcarpi.it         

“Abbiamo bisogno di loro”, di Toni Fontana

L’Italia ha bisogno degli immigrati. In tempi come quelli che stiamo vivendo, questa frase, che riassume il pensiero della Caritas – lo strumento di intervento nel sociale della conferenza episcopale italiana – assume un valore dirompente. Indica un’altra strada, quella dell’accoglienza e dell’inclusione fondate su «umanità e rispetto, equità ed equilibrio» e dice che è possibile coniugare «integrazione e legalità». Tutto ciò è emerso ieri nel Teatro Orione di Roma durante la presentazione del «dossier statistico immigrazione 2008». Si tratta di un volume – che la Caritas ha realizzato attraverso la Fondazione Migrantes – di 511 pagine. E’ da anni (quello presentato ieri il diciotessimo rapporto sull’immigrazione) costituisce il più completo e vasto studio su quel che ci attende nei prossimi anni, o quel che attende i nostri figli. Un dato emerge tra i tanti elencati da Franco Pittau, della presidenza della Caritas di Roma. Nel 2050 in Italia vi saranno 12.400.000 immigrati, pari al 18% dell’intera popolazione. Entro quella data gli ultrasessantenni, oggi 12 milioni, saranno 22 milioni. L’Italia invecchia e, sempre più, il …

Licio Gelli e la P2: «Il mio erede? È Berlusconi»

Adesso ha un programma tutto suo su Odeon tv e sfrutta la rinnovata ribalta per passare il testimone. Licio Gelli, capo della loggia massonica P2, non ha dubbi: per l’attuazione del Piano di Rinascita democratica della P2, «l’unico che può andare avanti è Berlusconi». L’investitura arriva durante la conferenza stampa di presentazione di Venerabile Italia, il programma che Gelli condurrà sull’emittente tv: «L’unico che può andare avanti è Berlusconi: non perché era iscritto alla P2, ma perché ha la tempra del grande uomo che ha saputo fare, anche se ora mostra un po’ di debolezza perché non si avvale della maggioranza parlamentare che ha». Sembra una barzelletta. Invece è una vergogna. Soprattutto perché a Gelli viene regalata una tribuna tutta per sé. Il tema del programma sarà la storia d’Italia. Il capo della loggia massonica P2 racconterà la sua versione, magari sulla strage di Bologna, per cui è stato condannato per depistaggio. O sulla repubblica di Salò a cui aderì, o su Gladio, o su qualsiasi delle pagine grigie (se non nere) dalla storia del …

Università italiana: Luciano Modica risponde a Andrea Ichino

Caro Direttore, è proprio vero che chi propone è perduto. Il Ministro Tremonti taglia del 46% il contributo statale alle spese di funzionamento degli atenei statali (al netto degli stipendi del personale) e dell’80% il ricambio generazionale dei docenti a fronte di nessun progetto di riforma del Ministro Gelmini? Pochi opinionisti commentano, anzi qualcuno si meraviglia che gli universitari protestino per tagli così “marginali”! Il Partito Democratico sceglie invece di avanzare dieci proposte precise sul futuro dell’università italiana. Immediatamente Andrea Ichino parla di occasione mancata perché la montagna PD avrebbe partorito un topolino. Ringraziamo per la montagna e accettiamo volentieri le critiche. Infatti l’obbiettivo delle proposte del PD è proprio quello di suscitare nel Paese un dibattito aperto e di merito sulla situazione dell’università italiana, fuori dall’incandescenza delle proteste e dei facili catastrofismi. Ma c’è da augurarsi che il dibattito si fondi su opinioni ben meditate e documentate, altrimenti si rischia di aumentare la confusione e di aggravare la profonda crisi di credibilità che il sistema universitario già attraversa. Il PD è assolutamente contrario a …

Le Regioni: «Gelmini contro la Costituzione. Noi disobbediremo», di Marco Bucciantini

S’inasprisce lo scontro istituzionale. Va a vuoto l’incontro fra i governatori e il ministro Fitto, che insiste sul commissariamento. Errani: «Non danno risposte, noi poensiamo allo scuolabus, loro solo a tagliare». All’Isola di Capraia studiano 10 bambini. Per il governo Berlusconi la loro scolarizzazione è uno spreco. Il ministro Gelmini marcia con lo scarpone chiodato, macinando tutto. Lui e lei risponderebbero: «Noi vogliamo farli studiare, ma bisogna accorpare le classi». La classe più vicina per quei bambini è a 2 ore e mezzo di traghetto, a Livorno. «No, non va bene. Non si discute nemmeno». «Non attueremo la riforma della Gelmini». Governatori, presidenti di provincia, assessori: chi amministra il territorio non accetta questa logica. I «disobbedienti» per dirla con Nicola Zingaretti (che guida la provincia di Roma) non hanno i jeans sdruciti e non frequentano centri sociali. Qualcuno di loro non è neanche comunista, e nemmeno riformista. Renzo Tondo, albergatore di Tolmezzo, presidente del Friuli, grande appassionato di dama e di Berlusconi, è una pedina che muove senza dubbio contro la “sua” maggioranza. «Ripensateci». L’assessore …

“L’onda invade Roma. Genitori e figli in nome della scuola”, di Concita De Gregorio

La guerra delle cifre, una guerra oziosa e inutile. La capitale ieri era tutta pacificamente occupata da chi ha deciso di alzare la voce per difendere la scuola pubblica. Milioni di persone in tutto il Paese. L’Onda è liquida, naturalmente. Bisognava aspettarselo. Ma quale corteo, ma quale percorso. L’Onda non è mica un treno sui binari, non è una classe in fila per due. L’Onda quando viaggia non segue la voce metallica del TomTom che ti dice «fra duecento metri svolta a destra», nevrosi collettiva di chi disattiva il cervello e accende l’automa. L’Onda pensa eccome: «cogito ergo sum» c’è scritto sui suoi striscioni, pensa in latino. Trabocca e tracima e invade dei suoi rivoli i vicoli di Napoli, le calli di Venezia, i viali di Torino, le piazze di Roma, tutte. L’Onda è come il mare quando si gonfia, senti da lontano il rumore non lo vedi arrivare poi all’improvviso eccolo, è dietro, è intorno, è davanti. I vigili urbani ridevano appoggiati agli angoli dei palazzi nobiliari, ieri mattina nel centro della Capitale: «No, …