Anno: 2008

Cultura, On. Ghizzoni: Bondi si è fatto scippare risorse, senta adesso responsabilità

‘Il ministro Bondi dovrebbe sentire la responsabilità di rispondere in modo opportuno alla denuncia che l’intero mondo della cultura italiana ha lanciato oggi davanti al presidente della Repubblica per contrastare i profondi tagli operati sui fondi del ministero dei beni culturali”. E’ quanto dichiara in una nota la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, che aggiunge: “dopo aver utilizzato i fondi destinati alla cultura per coprire il provvedimenti taglia Ici, il Governo non ha avuto scrupoli ad operare ulteriori decurtazioni in finanziaria: in un solo anno la spesa per questo settore rispetto al Pil è passata dal già misero 0,4% al deprimente e in commentabile 0,3%. Non c’è che dire per un ministro che all’inizio del suo mandato aveva chiesto ai parlamentari di maggioranza ed opposizione aiuto affinchè le risorse a disposizione del Mibac non venissero ridotte”. “Investire in cultura – conclude – è investire in sviluppo e progresso sociale. Ma per questo governo evidentemente sono cose superflue”. Roma, 14 novembre 2008

I tempi diversi di scuola e famiglia, di Daniela Del Boca e Silvia Pasqua

l decreto Gelmini, da poco trasformato in legge, non risponde alle esigenze delle famiglie, né delle madri, né dei padri e ancora meno dei figli. Gli effetti più importanti riguardano l’occupazione, gli orari e l’organizzazione del tempo della famiglia. Nonché i contenuti del tempo scuola. In particolare, i tagli di personale riguarderanno soprattutto donne. Mentre la riduzione del tempo-pieno può rallentare la tendenza a una maggior simmetria tra i genitori. E avrà effetti diversi sulla divisione del lavoro domestico per famiglie appartenenti a fasce di reddito diverse. La legge di riforma della scuola, da poco approvata in Parlamento, non risponde alle esigenze delle famiglie, né delle madri, né dei padri e ancora meno dei figli. (1) Gli effetti più importanti riguardano l’occupazione, gli orari e l’organizzazione del tempo della famiglia, nonché i contenuti del tempo di scuola. In particolare, la riduzione del tempo-pieno scolastico può rallentare la tendenza verso una maggior simmetria tra i genitori e avrà effetti diversi sulla divisione del lavoro domestico per famiglie appartenenti a fasce di reddito diverse. COSA SARÀ DELLE …

“Università, protesta anche all’estero. L’Onda si diffonde in Europa”, di Mauro Mufanò

A poche ore dalla grande manifestazione di Roma contro la legge Gelmini, anche gli studenti italiani all’estero sono pronti alla mobilitazione. I tanti aderenti ai progetti Erasmus e Leonardo, che prevedono un periodo di studio nelle Università europee, e i titolari di borse di dottorato momentaneamente fuori sede, non hanno intenzione di far mancare il loro supporto alla protesta contro i tagli previsti dal governo su scuola e università. Gli studenti italiani all’estero sono presenti in gruppi più o meno numerosi negli istituti di mezza Europa: dalle grandi capitali come Londra, Parigi e Madrid fino ai centri più piccoli. La voglia di far sentire la propria voce anche fuori dai confini nazionali, puntando anche a sensibilizzare i ricercatori stranieri, è un elemento presente sin dall’inizio della protesta come dimostrano i blog e le petizioni rivolte a chi è in un altro paese, o i testi tradotti in inglese per essere fruiti dal pubblico più vasto possibile. Negli ultimi giorni però la mobilitazione degli Erasmus si è fatta notare anche per azioni clamorose, come l’incursione al …

Ignazio Marino: «Rispetto per il dramma, adesso serve una legge»

Intervista di Caterina Pasolini – La Repubblica 14 novembre 2008 Non vuole parlare di vittoria Ignazio Marino, senatore pd e medico, «troppo dolore in questa famiglia straziata da 16 anni di lotte giudiziarie per rispettare il volere della figlia». Ma di rispetto della democrazia e della Costituzione sì. Come giudica la sentenza? In linea con la Costituzione, con l´articolo 32 che sancisce il diritto ad essere assistiti nel miglior modo possibile ma non obbliga a curarsi. Quando è stata scritta situazioni come quella di Eluana non erano immaginabili, non esisteva la nutrizione, la respirazione artificiale, non era pensabile che si fosse vivi ma non lucidi, incapaci di decidere del proprio destino. Quindi ora ci vuole una legge? Sì, i magistrati sono intervenuti davanti al fatto che in 4 legislature il parlamento non è riuscito a farla. Penso ad una legge che consenta di dare indicazioni sul proprio futuro in base alla libertà di scelta secondo la propria cultura o fede. Una legge secondo la quale una persona possa decidere di farsi sottoporre in caso di …

La finanziaria che non aiuterà il paese è stata approvata

E’ stata approvata alla Camera dei Deputati, con 295 voti a favore e 241 contro, la  finanziaria 2009-2011 che passa ora all’esame del Senato. Riportiamo la dichiarazione di voto dell’on. Marina Sereni Signor Presidente, onorevoli colleghi, poche ore fa, con il voto sulla presidenza della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi si è consumato uno strappo gravissimo nelle relazioni tra maggioranza ed opposizione; uno strappo – ve lo diciamo – che non rimarrà senza conseguenze nel lavoro parlamentare che ci attende. Non esiste una democrazia in cui la maggioranza si arroghi il diritto di scegliere gli esponenti dell’opposizione. Tuttavia, vogliamo oggi restare al merito. Il voto del gruppo del Partito Democratico su questa vostra finanziaria non può che essere negativo. Tanto grande è la crisi economica e sociale che il nostro Paese sta vivendo, tanto piccola la risposta che questa legge finanziaria propone. Ci si è detto che bisogna tenere i conti pubblici in ordine: giusto. Quando è toccato a noi governare, abbiamo fatto del risanamento della finanza pubblica una …

Scuola, On. Ghizzoni: “no alla privatizzazione delle scuole tecniche”

Il Ministro Gelmini ammicca a proposte confindustriali di privatizzazione. “Non può essere Confindustria a gestire le scuole, serve un coordinamento con il mondo del lavoro nel rispetto dell’autonomia e delle competenze formative e didattiche delle scuole”. Così le deputate del Pd della commisisone cultura della Camera,  Maria Coscia, Manuela Ghizzoni e Maria Letizia De Torre, commentano il piano di riforma della scuola tecnica presentato da Confindustria al Ministro Gelmini. “Finalmente – proseguono le deputate – scopriamo quali sono le ragioni che hanno portato il Ministro ad allontanare i giornalisti dal seminario confindustriale di Sanremo. Proprio in quella sede – sottolineano –  sarebbe stato presentato alla Gelmini il ‘piano segreto’ per riformare gli istituti tecnici e avvicinarli alle esigenze imprenditoriali. Non mettiamo minimamente in discussione – proseguono  – la libertà di Confindustria di definire i modelli organizzativi delle proprie scuole di formazione, esprimiamo tuttavia disapprovazione per il tentativo di esportare un modello tipicamente aziendale all’interno della scuola pubblica. Sarebbe un cedimento dello Stato, un venir meno della missione principale del modello pubblico di istruzione oltrechè una …

On. Ghizzoni: Legge finanziaria 2009 – Intervento e Ordine del giorno a favore dell’edilizia scolastica

“Signor Presidente, voglio ricordare ai colleghi che il mio ordine del giorno n. 9/1713/169  ha ad oggetto i finanziamenti destinati all’edilizia scolastica; pertanto, considerata l’importanza e la delicatezza del tema, credo che il Governo dovrebbe rivedere la propria posizione e accettare il mio ordine del giorno. Avere edifici scolastici sicuri e qualitativamente confortevoli è un diritto che va tutelato e garantito a tutti i nostri giovani. Ho una preoccupazione, che deriva dalla riduzione di 23 milioni sui 100 disponibili nel fondo statale destinato al patto per l’edilizia scolastica, siglato tra Stato, enti locali e regioni per compartecipare alla realizzazione di nuovi edifici scolastici e alla messa in sicurezza di quelli esistenti. È evidente che, se si riduce la quota di partecipazione statale a questo fondo e ad una programmazione che naturalmente è compartecipata, il rischio è quello di far saltare interamente gli interventi. In questo contesto, quindi, chiedo che il Governo modifichi il proprio parere: in caso contrario, insisto per la votazione. Signor Presidente, mi scusi: poiché il tema è delicato, chiedo ai colleghi di …