Anno: 2008

“Calamandrei. Scuola pubblica addio: la storia si ripete 60 anni dopo”, di Tullio De Mauro

L’analisi di Calamandrei si impone oggi come ieri. Passa attraverso la capacità di promuovere una istruzione che rialzi in tutta la società i livelli di cultura la possibilità di realizzare una compiuta democrazia che dia a tutte e tutti una effettiva pari dignità: «L’UOMO NON PUÒ ESSERE LIBERO se non gli si garantisce un’educazione sufficiente per prender coscienza di sé, per alzar la testa dalla terra e per intravedere, in un filo di luce che scende dall’alto in questa sua tenebra, fini più alti». In libreria torna il famoso testo-pamphlet contro l’istruzione privata. Uscirà a giorni, edito dalla Sellerio, nella collana «La memoria», una nuova edizione del libro di Pietro Calamandrei «Per la scuola». La prefazione che riportiamo in ampi stralci in queste pagine è del linguista Tullio De Mauro . Calamandrei considerava la scuola un organo costituzionale della democrazia e come la più iniqua e dannosa delle disuguaglianze il privilegio nell’istruzione. Privilegio rafforzato dall’indebolimento della scuola pubblica a vantaggio di una privata ricca e protetta. Un governo che come quello italiano attuale con la …

Un solo agente in più a Modena, duro il giudizio del Pd

 On. Ghizzoni: “Il governo continua a non mantenere le promesse” Dei 253 agenti destinati a 43 province italiane solo uno arriverà a Modena, precisamente a Carpi, e sarà destinato al pattugliamento del centro storico. Duro il commento del sen. Barbolini e dell’on. Ghizzoni, entrambi del Pd. “Già ieri, di fronte all’annuncio di 250 poliziotti e carabinieri in più assegnati a 43 province italiane, tra cui Modena – dice Barbolini – ci eravamo chiesti se non si trattasse dell’ennesimo spot propagandistico. Oggi, di fronte al fatto che in tutta la provincia di Modena arriverà un solo poliziotto in più (a Carpi) possiamo dire che eravamo stati fin troppo ottimisti. Non è nemmeno uno spot ma qualcosa che somiglia a una presa in giro degli enti locali, dei cittadini e delle stesse forze dell’ordine. Dei 25 uomini promessi – aggiunge il senatore del Pd – nemmeno l’ombra, in compenso abbiamo un manipolo di militari che presidiano diligentemente il Cpt, ma non danno nessun contributo – non certo per colpa loro – al controllo del territorio, come invece …

“I soldi per il terremoto del Molise: seppie, ippovia, museo del profumo”, di Sergio Rizzo

Anche i pescatori di seppie molisane dovranno ringraziare il terremoto. Vi chiederete: che cosa c’entrano i cefalopodi dell’Adriatico con le scosse telluriche? Già. E le api da miele, allora? O gli zampognari di Scapoli? Oppure il canneto di Roccavivara e il Museo del profumo di Sant’Elena Sannita? E il programma televisivo «On the road», c’entra forse qualcosa? Troverete le risposte in altrettanti decreti firmati da Michele Iorio, esponente di Forza Italia, commissario del terremoto (e della successiva alluvione). Una pioggerellina di denaro, fitta fitta, che ha bagnato praticamente tutta la Regione di cui Iorio è presidente dal 2001. Per la «sperimentazione del ripopolamento della seppia» nelle acque del Molise, 250 mila euro. Per il monitoraggio dell’«apis mellifera ligustica », 90 mila euro. Poi 220 mila per la lirica, 450 mila per il museo naturalistico di Monte Vairano, 425 mila per un centro di equitazione, 100 mila per la patata turchesca di Pesche, 800 mila euro per sistemazione di «sentieri di ippovia e ippoterapia» e altre amenità del genere. Fino ai 144 mila euro destinati alla …

“L’ossessione del peccato”, di Michele Serra

Poiché in quasi metà degli Stati del pianeta (91 secondo l´Arcigay) l´omosessualità è un reato, punibile in 19 paesi anche con la morte; e poiché perseguire per legge le attitudini sessuali è una evidente mostruosità, la delegazione francese all´Onu ha proposto la “depenalizzazione universale dell´omosessualità”. Una di quelle nobili formule retoriche di non evidente e immediata applicazione, comunque utili per richiamare all´attenzione del mondo almeno qualcuno dei tanti orrori e soprusi in corso. Si rimane dunque di stucco leggendo che monsignor Celestino Migliore, osservatore della Santa Sede presso le Nazioni Unite, si è pronunciato contro la proposta francese. Portando controdeduzioni così causidiche, e così stravaganti, da dovere essere rilette almeno tre o quattro volte nel timore di non avere capito bene. Monsignor Migliore sostiene infatti che un eventuale pronunciamento sulla depenalizzazione dell´omosessualità, imponendo o suggerendo “agli Stati di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, creerebbe nuove e implacabili discriminazioni, per esempio mettendo alla gogna gli Stati che non riconoscono il matrimonio tra persone dello stesso sesso”. Vale a dire, sempre che il pensiero del monsignore …

“I 30 mila bimbi italiani clandestini in Svizzera”, di Gian Antonio Stella

Le mogli e i bambini degli immigrati? «Sono braccia morte che pesano sulle nostre spalle. Che minacciano nello spettro d’una congiuntura lo stesso benessere dei cittadini. Dobbiamo liberarci del fardello». Chi l’ha detto: qualche xenofobo nostrano contro marocchini o albanesi? No: quel razzista svizzero di James Schwarzenbach. Contro gli italiani che portavano di nascosto decine di migliaia di figlioletti in Svizzera. E non nell’ 800 dei dagherrotipi: negli anni Settanta e Ottanta del ‘900. Quando Berlusconi aveva già le tivù e Gianfranco Fini era già in pista per diventare il leader del Msi. Per questo è stupefacente la rivolta di un pezzo della destra contro la sentenza della Cassazione, firmata da Edoardo Fazzioli, che ha assolto l’immigrato macedone Ilco Ristoc, denunciato e processato perché non si era accontentato di portare in Italia con tutte le carte in regola (permesso di soggiorno, lavoro regolare, abitazione decorosa) solo la moglie e il bambino più piccolo ma anche la figlioletta Silvana, che aveva 12 anni. Cosa avrebbe dovuto fare: aspettare di avere un giorno o l’altro l’autorizzazione ulteriore …

Decreto Legge Anti-crisi: prime e parziali valutazioni

Stefano Fassina (da www.stefanofassina.it) Il cosiddetto Decreto Legge Anti-crisi (DL 185/08), approvato dal Governo il 28 Novembre scorso, e’ inadeguato e, per alcune misure in esso contenute, controproducente. Innanzitutto, va sottolineato che, in termini macroeconomici, non da alcun sostegno alla domanda aggregata, in quanto le minori entrate e le maggiori spese, sono , sulla carta, interamente compensate. Infatti, i 6 miliardi di euro indicati some sostegno alle famiglie e alle imprese per il 2009 sono interamente “coperti” da aumenti di entrate o riduzioni di spese. A livello macroeconomico, quindi, non e’ anti-ciclico, neppure in misura modesta. Semplicemente neutrale. Nessun impulso alla crescita. Siamo l’unico Paese europeo a rinunciare all’apporto delle politiche di bilancio al fine di attutire le conseguenze della crisi in atto. L’analisi delle singole misure evidenzia un impatto pro-ciclico, ossia di peggioramento delle dinamiche in corso. Sono pesantemente pro-cicliche le misure di cui all’art. 29, le quali di fatto annullano gli incentivi agli investimenti in ricerca ed innovazione e le spese per le ristrutturazioni edilizie con finalità ambientali, poiché rendono le agevolazioni fiscali …

“Libertà di cura, la scelta al paziente”, di Paola Coppola

L’appello di Ignazio Marino. Firmano Levi Montalcini, Epifani, Marcello Lippi ROMA – Un appello per il diritto alla libertà di cura. Per una legge sul testamento biologico che confermi il diritto alla salute ma non il dovere alle terapie. Un appello che chiede di rispettare l´articolo 32 della Costituzione. L´iniziativa è stata lanciata dal chirurgo e senatore del Pd, Ignazio Marino, e già sottoscritta da diverse personalità della politica e dell´informazione, dello sport e dello spettacolo. Il testo ha ricevuto adesioni trasversali come quella del Nobel Rita Levi Montalcini, di Giuliano Amato e Stefano Rodotà. È stato firmato dal fondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari, Miriam Mafai, Corrado Augias e Massimo Giannini. E ancora, tra gli altri, dal segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani e dal ct della nazionale, Marcello Lippi, dall´attrice Simona Marchini, dalla ginecologa Alessandra Kustermann e da Mina Welby. «Rivendichiamo l´indipendenza dei cittadini nella scelta delle terapie, come scritto nella Costituzione», recita l´appello. E continua: «Rivendichiamo tale diritto per tutte le persone, per coloro che possono parlare e decidere, e anche per chi …