Mese: Dicembre 2008

“Scuola, una vittoria del movimento d’opposizione”

“Il ministro Gelmini, partita in quarta, si è dovuta bloccare clamorosamente sulla riforma della scuola superiore e sul maestro unico”, dichiarano Manuela Ghizzoni e Mariangela Bastico. Il governo ha fatto dietrofront sulla riforma delle superiori e sul maestro unico. Ma restano i tagli al bilancio della pubblica istruzione. Ecco, in proposito, il commento della senatrice Mariangela Bastico e dell’onorevole Manuela Ghizzoni. “Siamo di fronte ad un’altra gigantesca marcia indietro del governo sulla scuola. Quindi erano reali, del tutto motivate e niente affatto ideologiche le ragioni della nostra posizione e delle proteste nel Paese. Il ministro Gelmini, partita in quarta, si è dovuta bloccare clamorosamente sulla riforma della scuola superiore e sul maestro unico. Un’altra vittoria dell’opposizione, del Pd e del movimento per la scuola che ha visto uniti insegnanti, studenti e genitori. Ora ci sono i tempi per approfondire e discutere sulle scelte. Siamo particolarmente impegnati per garantire innovazioni alte per l’istruzione tecnica e per l’istruzione professionale, che devono rimanere entrambe all’interno dell’unitario ordinamento dell’istruzione superiore. Rimane un tema grande come una casa: il Governo …

CGIL. Venticinque deputati PD: noi invece saremo in piazza

(DIRE) Roma, 11 dic. – “Noi domani saremo in piazza con la Cgil”. Venticinque parlamentari del Pd firmano una nota congiunta con la quale dichiarano la propria adesione alla manifestazione indetta dal sindacato di Epifani. “Siamo sostenitori convinti dell’unita’ sindacale- scrivono- per dare forza alle ragioni del lavoro, alla sua dignita’, alla sua centralita’ sulla quale si misura la qualita’ sociale della nostra comunita’”. Per questo “la nostra partecipazione alle iniziative in occasione dello sciopero generale indetto dalla Cgil per domani 12 dicembre vuole assumere un doppio significato: sostenere la difesa dei diritti del lavoro, sconfiggendo il sentimento di solitudine che vivono tante lavoratrici e tanti lavoratori assieme alle loro famiglie e allo stesso tempo ribadire con caparbieta’ la volonta’ politica di unire le forze sindacali”. Ecco gli aderenti: Andrea Lulli, Ludovico Vico, Federico Testa, Michele Ventura, Daniela Sbrollini, Luisa Bossa, Davide Lenzi, Caterina Pes, Lido Scarpetti, Massimo Zunino, Teresa Bellanova, Dario Ginefra, Angelo Zucchi, Massimo Vannucci, Raffaella Mariani, Amalia Schirru, Silvia Velo, Margherita Mastromauro, Michele Bordo, Roberto Zaccaria, Manuela Ghizzoni, Alessandra Siragusa, Rolando Nannicini, …

Ghizzoni: «il Ministro sull’Università ripensi tagli, il PD non difende lo status quo»

Roma, 11 dic. (Apcom) – Il Partito democratico si dice pronto a dialogare “sul futuro del sistema universitario” e, con la capogruppo in commissione Cultura alla Camera Manuela Ghizzoni, chiede al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini di ripensare ai tagli per università e ricerca. “Il Pd non difende lo status quo ed è disponibile a dialogare sul futuro del sistema universitario nazionale, ma il ministro Gelmini passi dalle parole ai fatti ed ascolti le proposte dell’opposizione in Parlamento – spiega Ghizzoni – Ancora ieri l’esecutivo e la maggioranza hanno dimostrato una chiusura pregiudiziale nei confronti di tutte le nostre proposte di modifica del decreto università. Pertanto alle dichiarazioni di apertura di oggi rispondiamo chiedendo al ministro di mettere da parte gli annunci e di avviare un serio dibattito nelle sedi parlamentari”. “E si faccia anche – prosegue l’esponente del Pd – una vera e propria operazione verità, lasciando da parte le ricostruzioni non veritiere di quanto finora messo in campo dall’esecutivo. Mi riferisco in particolare alle dichiarazioni di oggi su una nostra presunta ‘paura della valutazione’ …

“Una grave contraddizione”

Pubblichiamo il corsivo apparso oggi sulla prima pagina del Corriere della Sera. «È una grave contraddizione per Silvio Berlusconi chiudere ruvidamente con l’opposizione e contemporaneamente dichiarare che si cambierà la Costituzione per fare la riforma della giustizia. Invece di provare, e poi provare ancora, a coinvolgere l’opposizione su un cambiamento della nostra carta fondamentale, il capo del governo prima sbatte la porta in faccia alla minoranza parlamentare e simultaneamente proclama che potrebbe andare avanti da solo: per di più, su un tema delicatissimo e sensibile come quello della giustizia. Ma una decisione del genere significherebbe non tenere in alcun conto i pareri del capo dello Stato e del presidente della Camera che si sono espressi a favore di una «riforma condivisa». L’opposizione non solo non verrebbe ascoltata, ma sarebbe sfidata su un terreno esplosivo: quello del cambiamento unilaterale della carta costituzionale. Peggio di una contraddizione, il peggiore degli errori.»

“Diplomati alla ricerca di una strada. Metà non rifarebbe lo stesso liceo”, di Federico Pace

Hanno davanti a loro tempi incerti e un mondo che muta rapidamente. Più di quanto non sia avvenuto in passato. Alcuni, nonostante tutto, hanno già in testa un futuro professionale e si direbbero pronti a reagire davanti alle difficoltà. Tanti altri però non riescono a pianificare impegni e perseguire obiettivi. Dei docenti che hanno appena lasciato nelle aule dove hanno trascorso cinque anni, dicono che sono bravi. Pure se non sono affatto soddisfatti del metro di valutazione e del tipo di dialogo. Delle strutture scolastiche non ne pensano bene. Anzi. Se potessero tornare indietro, la metà di loro cambierebbe scuola. E forse destino. Al lavoro, a questo punto, chiedono sicurezza, stabilità e una chance per acquisire professionalità. Ma non sanno se riusciranno ad averle. Sono questi alcuni elementi che emergono dal Profilo dei diplomati 2008, il lavoro presentato dal consorzio interuniversitario Almalaurea e da Almadiploma a Ferrara in occasione del sesto convegno dedicato alla nuova frontiera dell’orientamento. Il rapporto analizza i “lineamenti” di quasi dodicimila diplomati nel 2008 di 114 istituti e li sovrappone ai …

“Inaugurazione della Tav? No, grazie”

L’on. Manuela Ghizzoni non parteciperà al viaggio di inaugurazione della nuova linea ad alta velocità per protesta contro la politica delle Ferrovie che penalizza i pendolari “Dopo le interrogazioni parlamentari cadute nel vuoto e gli appelli degli utenti rimasti inascoltati non mi resta altra soluzione che non presentarmi, per protesta, al viaggio di inaugurazione della linea dell’Alta velocità”. Con queste parole l’onorevole Manuela Ghizzoni declina l’invito di Trenitalia a partecipare all’inaugurazione della linea ad alta velocità, domenica 14 dicembre. In questo modo la parlamentare intende esprimere tutto il suo rammarico per la scarsa attenzione mostrata nei confronti degli utenti della linea Modena – Carpi – Mantova. “Come parlamentari del Pd – precisa Manuela Ghizzoni – abbiamo raccolto l’appello del Consiglio comunale di Carpi sollecitando un incontro tra tutte le istituzioni locali e la Regione e presentando, insieme ai colleghi deputati della Lombardia e della Toscana, una mozione sull’alta velocità e sul trasporto pubblico locale. Tuttavia – aggiunge – nonostante l’impegno in Parlamento e gli sforzi della Regione Emilia Romagna, i tempi di percorrenza subiranno allungamenti …

Università, Pd abbandona lavori commissione Cultura

Sul Decreto legge 180, ora all’esame della VII Commissione della Camera dopo l’approvazione del Senato, si registrano pesanti insoddisfazioni anche da parte della maggioranza, ma il testo è blindato. “L’università ha bisogno di misure di riordino efficaci e ben fatte”. Lo dichiarano i deputati del Pd componenti della commissione Cultura della Camera che aggiungono: “di fronte ad una maggioranza che ha dichiarato di voler respingere tutte le nostre proposte di miglioramento del testo uscito dal senato siamo stati costretti ad abbandonare i lavori della commissione. Se la maggioranza – che attraverso gli interventi dei capigruppo del Pdl e della Lega ha apertamente manifestato in commissione la propria insoddisfazione per il testo – riuscirà a modificare il percorso parlamentare previsto per arrivare ad una terza lettura al Senato su un testo migliorato, il Pd non farà mancare il proprio contributo al dibattito”. “Non accettiamo immotivate forzature perché non ci sono ragioni oggettive per accelerare il naturale iter parlamentare del decreto e proprio non si capisce – concludono – la fretta di ‘mettere’ l’approvazione del decreto sotto …