Giorno: 30 Dicembre 2008

On. Ghizzoni: “Treno per Auschwitz, valutazione errata del ministero”

L’on. Ghizzoni: “E’ evidente la scelta del ministero di declassare il progetto. Fossoli è un luogo di grande significato per la memoria collettiva nazionale” L’on. Manuela Ghizzoni replica alla precisazione del ministero dell’Istruzione sul patrocinio negato al progetto “Un treno per Auschwitz”. Ecco la sua dichiarazione. “In attesa di avere una risposta ufficiale dal ministro Gelmini alla mia interrogazione sul patrocinio negato al progetto «Un treno per Auschwitz», ribadisco quanto da me già sottoscritto: il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca ha espresso l’avviso che fosse l’ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna a concedere il proprio patrocinio «dato il carattere locale dell’iniziativa». Quindi è evidente la scelta del ministero di declassare il progetto – che dal 2006 si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, dal 2007 ha il patrocinio dei Presidenti di Camera e Senato e dello stesso ministero della Pubblica Istruzione – a iniziativa di mero interesse locale. Una valutazione errata non solo dal punto di vista politico-istituzionale ma anche da quello storico, in quanto dal campo di concentramento di Fossoli, tra il …

Ciampi: “Salvati dall’euro”, di Paolo Passarini

«Sì, certo, ricordo benissimo». Nella memoria di Carlo Azeglio Ciampi scattano i fotogrammi di una certa mattina di dieci anni fa. «Stavo andando all’aeroporto, ma decisi di fare una sosta alla Zecca, perchè sapevo che coniavano i primi euro. Ricordo che presi tra le dita la prima di quelle monete, con l’uomo di Leonardo sul “verso”, come avevamo voluto. L’immagine più bella che si potesse mettere sull’euro». Qualcuno scrisse che le spuntò una lacrima… «Ero certamente commosso. Avevo vissuto ogni fase della storia dell’euro, prima come governatore della Banca d’Italia, poi come ministro del Tesoro e, infine, come presidente del Consiglio. Si può dire che tutta la mia vita pubblica si è svolta nel solco dell’euro». E, naturalmente, ricorda anche i momenti difficili. «Intanto ci furono tutte le difficoltà connesse alla decisione di dare vita all’euro. Ma poi ci furono quelle per realizzare le condizioni necessarie a far entrare la lira nonostante avessimo molti dati contro. Il più importante era il rapporto tra deficit pubblico e prodotto interno lordo, che nel ’96 aveva chiuso al …