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Scuola, On. Ghizzoni, On. Coscia: “I provvedimenti del Governo avranno effetti devastanti sul sistema”

“Gli schemi dei Regolamenti approvati oggi dal Consiglio dei ministri contengono soluzioni che colpiscono duramente la scuola pubblica e che, qualora dovessero entrare effettivamente in funzione, sono destinate a produrre effetti devastanti innanzitutto sulla scuola dell’infanzia e su quella primaria”. Lo dichiarano Maria Coscia e Manuela Ghizzoni  rispettivamente Responsabile nazionale scuola del Pd e Capogruppo Pd nella VII Commissione Camera, che aggiungono: “i provvedimenti del Governo attaccano il funzionamento della scuola dell’infanzia introducendo un anticipo generalizzato delle iscrizioni a due anni e mezzo che  cambia la natura di tale scuola e di conseguenza anche le modalità del suo funzionamento”.

“Nella scuola primaria – sottolineano – si prevede inoltre, in maniera generalizzata, di introdurre l’orario di 24 ore settimanali eliminando l’attuale organizzazione didattica, fondata su un orario di 30 ore settimanali, affidata  ad un team di tre insegnanti ogni due classi. Si tratta di soluzioni  e di scelte gravi che non condividiamo e  che sono state respinte nelle scuole  e nel paese da una vasta mobilitazione popolare”.

“La stessa maggioranza parlamentare aveva espresso riserve e richiesto modifiche che non sono state prese in considerazione. Le scelte del Governo impoveriscono e colpiscono duramente importanti settori della scuola pubblica e sono pasticciate anche da un punto di vista giuridico. Riteniamo perciò che sia possibile perseguire anche la strada dell’ impugnativa, del Piano prima, e dei Regolamenti poi, anche sul terreno amministrativo in quanto le procedure che hanno portato alla odierna decisione del Consiglio dei Ministri risultano scandalosamente carenti e viziate nella loro legittimità”.

“Tra l’altro il Piano programmatico, nella stesura presentata alle Camere e riconfermata nei Regolamenti approvati, propone materie e soluzioni non previste nella legge di delegificazione da cui prende le mosse e quindi  risulta del tutto possibile, e anzi noi riteniamo necessario, che esso venga impugnato anche in sede amministrativa da tutti i soggetti che hanno il legittimo interesse di farlo”.

“Al riguardo segnaliamo che il Piano  su cui si basano i regolamenti è illegittimo perché la legge 133 e la legge 169, nelle parti che lo evocano, non trattano in alcun modo della scuola dell’infanzia che risulta in tal modo arbitrariamente collocata nel processo di razionalizzazione. Inoltre, per la scuola primaria le norme legislative richiamate non prevedono in alcun moto la sostituzione del team di docenti di tre insegnanti ogni due classi con il maestro unico o il maestro prevalente e non solo sulla prima classe (cioè gli alunni che per la prima volta si iscriveranno nella scuola primaria nel 2009), ma insieme a tutti gli altri bambini la seconda, terza, quarta e quinta classe”.

 

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