Giorno: 3 Dicembre 2008

Beni culturali, On. Ghizzoni a Bondi: “riorganizzazione ministero sia approfondita in parlamento”

Il Pd chiede che il ministro Bondi illustri in commissione Cultura alla Camera la proposta di riorganizzazione del ministero dei Beni culturali. Lo chiedono la capogruppo del Pd nella VII commissione di Montecitorio, Manuela Ghizzoni e la Segretaria di Presidenza della Camera, Emilia de Biasi, che aggiungono: Il ministro Bondi, che dispensa idee ma non finanziamenti, ora riorganizza il ministero. Così almeno corre voce, poiché il Parlamento non è ancora stato coinvolto. In compenso sappiamo che la riforma, come ci ha abituato questo governo, fa tornare il Ministero a dieci anni fa attraverso: 1) l’ accentramento in una unica Direzione delle Belle Arti e del Paesaggio. Scompare così il riconoscimento della peculiarità e dell’importanza del paesaggio e del patrimonio culturale contemporaneo; 2) la separazione dell’Archeologia dai Parchi Archeologici, che vanno con i Musei; 3) la Fumosità sulle nuove competenze riguardanti informazione, digitalizzazione, nuove tecnologie. “Sono solo i primi rischi che intuiamo – sottolineano le deputate democratiche – speriamo di essere rassicurate nella sede propria della Commissione cultura e non a mezzo stampa. E’ chiedere troppo, …

“Lavoro negato per 768 mila”, di Umberto Torelli

Focus/ I diritti violati Sono i disabili iscritti al collocamento, 61% al Sud. Solo un’azienda su 4 si preoccupa dell’integrazione Lavorare. E trarre soddisfazione dal proprio lavoro. Per i disabili si tratta di due obiettivi particolarmente importanti, ma difficilmente realizzabili. Eppure c’è una legge che tutela i loro diritti, la numero 68 del marzo 1999 che ha sostituito regolamenti, leggine e circolari vecchie di 20 anni. La normativa, oltre all’assunzione a pieno titolo in aziende pubbliche e private, prevede che l’inserimento del disabile nel lavoro miri a «valorizzare le abilità residue e le potenzialità inespresse ». Ma, nella pratica, le cose vanno molto diversamente. Il primo ostacolo è la confusione nel definire la condizione di disabile sia a livello italiano, che europeo. Con statistiche e numeri discordi, vecchi di anni, non aggiornati. I dati più recenti sono quelli dell’Istat del luglio 2005, basati su rilevamenti dell’anno precedente: dicono che i disabili in Italia sono 2,8 milioni, il 4,8% della popolazione. Però secondo il rapporto Eurostat (l’ufficio di statistica dell’Ue) sulla popolazione europea tra i 16 …

“Calamandrei. Scuola pubblica addio: la storia si ripete 60 anni dopo”, di Tullio De Mauro

L’analisi di Calamandrei si impone oggi come ieri. Passa attraverso la capacità di promuovere una istruzione che rialzi in tutta la società i livelli di cultura la possibilità di realizzare una compiuta democrazia che dia a tutte e tutti una effettiva pari dignità: «L’UOMO NON PUÒ ESSERE LIBERO se non gli si garantisce un’educazione sufficiente per prender coscienza di sé, per alzar la testa dalla terra e per intravedere, in un filo di luce che scende dall’alto in questa sua tenebra, fini più alti». In libreria torna il famoso testo-pamphlet contro l’istruzione privata. Uscirà a giorni, edito dalla Sellerio, nella collana «La memoria», una nuova edizione del libro di Pietro Calamandrei «Per la scuola». La prefazione che riportiamo in ampi stralci in queste pagine è del linguista Tullio De Mauro . Calamandrei considerava la scuola un organo costituzionale della democrazia e come la più iniqua e dannosa delle disuguaglianze il privilegio nell’istruzione. Privilegio rafforzato dall’indebolimento della scuola pubblica a vantaggio di una privata ricca e protetta. Un governo che come quello italiano attuale con la …