“Il decreto oggi al Colle, ma la protesta degli studenti continua”
«Nessuno pensa che l`università vada difesa nella forma in cui si presenta oggi. Troppi sono gli sprechi, i feudi di potere, i concorsi poco trasparenti. Però i provvedimenti del governo si limitano ai tagli, si parla di quasi due miliardi di euro, e a spingere gli atenei a trasformarsi in Fondazioni private. Questa è una ricetta di liquidazione, non di rilancio», Francesco Mauriello, presidente dell`Adi, dell`Associazione dottorandi e dottori di ricerca, sintetizza così le ragioni che spingono studenti e professori a continuare la protesta, nonostante l`apertura del governo. E oggi inizia una nuova settimana di passione per l`università, che si prepara a scendere in piazza venerdì a Roma per lo sciopero generale proclamato dai sindacati di categoria contro i tagli e la riforma Gelmini. Intanto in serata sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale il decreto legge varato giovedì dal Consiglio dei ministri: il testo sarà immediatamente in vigore perché modifica le regole dei concorsi, già banditi da tempo,. le cui domande scadono proprio oggi. Ma il decreto prima di essere pubblicato dovrà essere firmato stamattina dal …