Mese: Novembre 2008

Turismo: On. Ghizzoni, “Brambilla pensi a favorire gli arrivi”

“Non si e’ mai visto un ministro del turismo che, invece di programmare gli arrivi di piu’ visitatori, addirittura si lamenta del numero di persone che viene a visitare Venezia”: lo dichiara Manuela Ghizzoni del Partito Democratico. “Una cosa e’ pensare alla pianificazione degli arrivi a livello nazionale, un’altra e’ sperare quasi che in laguna non si veda piu’ nessuno per fare un piacere alla Brambilla”  sottolinea l’esponente del Pd. “Su un settore strategico come quello turistico, insomma, il governo Berlusconi sembra limitarsi a dare la colpa dei mancati arrivi alla crisi economica, e invece di spingere ancora di piu’, il ministro competente auspica che un brand globale come Venezia attiri meno visitatori. Roba da matti… Sarebbe interessante sapere che ne pensano istituzioni, albergatori, commercianti e imprenditori di Venezia di questa improvvida sortita di Brambilla” conclude Ghizzoni.

Scuola, On. Ghizzoni: “governo illogico, i tagli non tengono conto della realtà del Paese”

Serve una modifica radicale del piano programmatico “I dati presentati oggi dall’Istat confermano l’illogicità dei tagli all’istruzione praticati dal Governo attraverso la riforma Gelmini e la manovra finanziaria”. Lo dichiara la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, che aggiunge: “si tratta di due provvedimenti contrari al dato di realtà della società italiana che presenta, al contrario, una crescente richiesta di istruzione e formazione”. “Il Governo – sottolinea Ghizzoni – può ancora ripensarci e lo può fare agendo sul piano programmatico proposto dal Governo per intervenire sulla scuola, che è lo strumento che definisce come e dove praticare i tagli e che è al momento in discussione nelle commissioni Cultura di Camera e Senato. Il Pd – continua –  nel ribadire la propria netta contrarietà sull’operato del governo in materia scolastica, chiede una rivisitazione radicale del piano al fine di potenziare le risorse destinate alla scuola e qualificare l’offerta formativa. I dati dell’Istat – conclude – non possono essere sottovalutati, il ministro Gelmini dovrebbe farsi un esame di coscienza e comprendere l’impraticabilità …

“Tagli di spesa e finti concorsi, così la ricerca soffoca i talenti”, di Ettore Livini

L’Italia del tappo generazionale, il paese “bloccato” che guarda con nostalgia al suo passato più che scommettere sul suo futuro ha uno specchio straordinario che riflette in modo cristallino tutte le sue debolezze strutturali: i suoi investimenti nella ricerca. La fuga di cervelli dal Belpaese è solo la punta dell’iceberg. La nostra università sono (malgrado tutto) una miniera d’oro di talenti – come dimostrano i loro successi appena mettono il naso oltrefrontiera – frustrati da un sistema imballato, incapace di valorizzarli. Prendiamo Pier Francesco Ferrari, 39 anni, una moglie e tre figli. Fosse un talento (presunto) del calcio come Ricardo Quaresma, potrebbe guadagnare 1.600 euro ogni 2 ore di lavoro, lo stipendio che l’Inter paga al suo talentuoso e deludente centrocampista. Capisse di finanza, magari quei 1.600 euro se li metterebbe in tasca ogni mezz’ora, com’è successo nel 2007 al numero uno di Unicredit Alessandro Profumo. Lui invece quella cifra se la suda in un mese (“Lavoro dalle 8.30 di mattina alle 19.30 di sera – precisa – più qualche ora al computer la sera, …

Discussione sulla legge finanziaria 2009: l’intervento dell’On. Ghizzoni sul suo emendamento prima del voto della Camera

Signor Presidente, l’emendamento che ho presentato prevede che siano esenti dall’imposta sul reddito delle persone fisiche le somme erogate a titolo di borsa di studio a supporto della mobilità studentesca, in particolare nell’ambito dei programmi europei Lifelong Learning Programme, ovvero il programma sull’apprendimento permanente, ed Erasmus Mundus. In particolare, il programma Lifelong Learning è stato bandito recentemente e prevede un budget da parte di Bruxelles di ben 961 milioni di euro. L’Euro Student, un’indagine che sarà presentata domani relativa alle condizioni di vita e di studio degli universitari in Italia, fa emergere alcune indicazioni per noi molto interessanti. Tra i dati anticipati dalla stampa emerge, ad esempio, chiaramente la percentuale risibile, ovvero solo il 5,9 per cento, degli studenti che possono recarsi oltre confine per affrontare un’importante esperienza di formazione professionale e di istruzione superiore. Euro Student, in sintonia con altre fonti statistiche (come AlmaLaurea, Erasmus Student Network ed Eurydice), fotografa, quindi, gli studenti universitari italiani come stanziali. Se gli universitari vanno raramente all’estero per studiare o per fare formazione, più in generale scelgono sedi …

“Anziani a corto di assistenza”, di Francesca Milano

Nell’Italia che invecchia si fa ogni giorno più urgente una politica programmatica a favore dei non autosufficienti. Oggi nel nostro Paese il 19,9% dei cittadini ha più di 65 anni; nel 2030 – secondo le stime dell’Ufficio statistico della Ue – gli over 65 saranno 14,4 milioni, cioè il 26,5% della popolazione, e nel 2045 la percentuale salirà addirittura al 30 per cento. La crescita del numero di anziani è rapida: nel 2004 gli over 65 erano 11 milioni e centomila. Due anni dopo, il loro numero è cresciuto di oltre 400mila unità arrivando a quota 11 milioni e 592mila. L’allungamento della durata media della vita, però, porta con sè l’esigenza di un maggiore aiuto. Inserita nel Libro Verde del ministro del Welfare Maurizio Sacconi, quella su come sviluppare l’assistenza agli anziani non autosufficienti (e ai disabili, problema che tuttavia non viene analizzato in questa pagina) è una domanda aperta che attende di trovare risposte nel Libro Bianco che conterrà le scelte del Governo. La politica in favore dei non autosufficienti deve fare i conti …

Discussione del disegno di legge: Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011. Emendamenti a firma On. Ghizzoni

Riportiamo di seguito gli interventi di oggi alla Camera dei Deputati dell’On. Ghizzoni per illustrare quattro emendamenti in favore delle istituzioni che fanno parte del sistema dell’alta formazione artistica musicale e coreutica  (conservatori, accademie di arte drammatica, accademie di danza, ecc.) e degli istituti, enti, associazioni e fondazioni culturali. Signor Presidente, desidero illustrare brevemente l’emendamento Tab.2.6 e il successivo Tab.2.7, a mia prima firma, che è strettamente connesso al primo. I due emendamenti intendono potenziare il finanziamento per il funzionamento e gli investimenti delle istituzioni appartenenti al sistema dell’alta formazione artistica musicale, che raccoglie le accademie nazionali di arte drammatica e di danza, le accademie di belle arti statali e quelle legalmente riconosciute, gli istituti superiori per le industrie di arti grafiche, i conservatori di musica e gli istituti musicali pareggiati. Sono meravigliata per l’espressione del parere contrario a questi emendamenti, che è contraddittorio rispetto all’accoglimento di un ordine del giorno, da me presentato in sede di conversione in legge del cosiddetto decreto taglia ICI. Ricordo che in quell’occasione il Governo accolse come raccomandazione l’impegno …

Veltroni scrive a Gelmini e Tremonti. “Sospendete il decreto sulla scuola”

Dal segretario del Pd lettera al governo per avviare un confronto sulla riforma “Un tavolo con opposizione e parti sociali dalla durata ben definita”. E chiede di modificare anche le scelte fatte con la Finanziaria ROMA – “Scuola, ricerca e università: evitiamo le divisioni su temi così delicati: vi proponiamo di sospendere gli effetti del decreto Gelmini e di modificare con la legge Finanziaria le scelte di bilancio fatte con la manovra triennale”. Lo scrive il segretario del Pd Walter Veltroni in una lettera aperta ai ministri dell’Istruzione Mariastella Gelmini e dell’Economia Giulio Tremonti. Veltroni propone un tavolo con le parti sociali, il mondo della scuola e le forze dell’opposizione. “Si stabilisca per la ricerca di una soluzione condivisa – scrive il leader del Pd – un periodo di tempo di due mesi o più, un periodo chiaro e ben definito, al termine del quale il governo potrà far seguire all’indispensabile momento del confronto democratico, quello della decisione”. “Non c’è dubbio, è un settore – ammette il leader del Pd – che ha bisogno nel …