Giorno: 19 Novembre 2008

“Testamento biologico, una battaglia di libertà”

I parlamentari del Pd a favore di una legge che rispetti la volontà del paziente e in difesa del giudice Guido Stanzani attaccato da esponenti del centrodestra I parlamentari modenesi del Pd prendono posizione a favore di una legge che introduca anche nel nostro Paese il testamento biologico e difendono il giudice Guido Stanzani del Tribunale di Modena attaccato dal centrodestra. Ecco di seguito la dichiarazione sottoscritta da Manuela Ghizzoni, Ricardo Franco Levi, Ivano Miglioli, Giulio Santagata, Giuliano Barbolini e Mariangela Bastico. “La medicina è giunta a un punto di progresso tale da poter mantenere in vita pazienti idratati e alimentati talvolta stimolati nella funzione cardiaca e in quella respiratoria da macchine sofisticate. Quei malati esistono in uno “spazio intermedio”, tra la vita e la morte, e vi si trovano quasi sempre non per scelta ma per tecniche mediche sottratte al loro controllo, senza possibilità alcuna di tutela giuridica. Il Testamento biologico consiste in una dichiarazione anticipata di volontà: un atto formale che consente a ciascuno, finché si trovi nel pieno possesso delle proprie facoltà …

“Sulla fuga dei cervelli è il momento di cambiare”, di Renato Dulbecco

Ho lasciato il mio Paese nel 1947, a soli 33 anni, per gli Stati Uniti, per poter sviluppare le ricerche scientifiche che mi hanno fatto meritare il Premio Nobel per la Medicina, molti anni dopo, nel ’75. Oggi mi fa male vedere che, dopo oltre 60 anni, la situazione di crisi della ricerca scientifica in Italia non è cambiata, anzi. Lo dimostrano i più di mille ricercatori italiani sparsi per il mondo che hanno già riposto all’appello di questo giornale e che hanno dovuto, come me, lasciare il Paese per dedicarsi alla scienza. Il mio rammarico non è una questione di nazionalismo: la scienza per sua natura ignora il concetto di Patria, perché è e deve rimanere universale. Anzi, penso sia importante per uno scienziato formarsi all’estero e studiare in una comunità internazionale. Tuttavia dovrebbe anche poter scegliere dove sviluppare le sue idee e i frutti del suo studio, senza dover escludere del tutto il Paese dove è nato. Ciò che mi dispiace profondamente è toccare con mano l’immobilismo di un’Italia che sembra non curarsi …