Altra marcia indietro del governo sulla scuola. La battaglia delle Regioni contro la Gelmini ha segnato un punto a favore alquanto importante. In un decreto che nulla centrava con la scuola (si parlava di riorganizzazione sanitaria) si prevedeva l’accorpamento delle scuole sotto i 50 studenti e il commissariamento delle Regioni che non avessero presentato entro novembre il piano di riorganizzazione.
Il governo ha presentato un nuovo testo dell’articolo 3 del decreto legge 154, in discussione al Senato. Il nuovo testo prevede l’accorpamento della dirigenza scolastica per l’anno 2009-2010; dimensionamento della rete scolastica a decorrere dall’anno 2010-2011 mediante un’intesa in sede di Conferenza Unificata; e di conseguenza viene eliminata l’ipotesi del commissariamento delle regioni.
Il nuovo testo è il risultato della riunione che si è tenuta questa mattina al ministero per i Rapporti con le Regioni tra i ministri Raffaele Fitto e dell’istruzione Mariastella Gelmini, i sottosegretari all’Economia Luigi Casero e Giuseppe Vegas, l’ufficio di presidenza delle Regioni guidato dal Presidente Vasco Errani, i presidenti di Upi, Fabio Melilli e Anci, Leonardo Domenici. «Il percorso individuato stamattina grazie alla disponibilità del ministro Gelmini e dei sottosegretari all’Economia – ha dichiarato il ministro Fitto – consente al tempo stesso di confermare e garantire il raggiungimento degli obiettivi di bilancio stabiliti in Finanziaria, di perseguire la definizione dei piani di dimensionamento delle istituzioni scolastiche, ma anche di recepire le istanze di Regioni e Autonomie Locali. Si tratta quindi di una soluzione positiva che, siamo certi, possa segnare una convinta ripresa del percorso di dialogo all’interno della Conferenza Unificata».
Per il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, «prendo atto che l’iniziativa delle Regioni e degli enti locali e le forti preoccupazioni espresse da tutto il mondo della scuola hanno finalmente raggiunto un primo risultato importante: con l’emendamento presentato al Senato si sancisce che non ci saranno chiusure di scuole per il prossimo anno scolastico 2009-2010. In secondo luogo è rimosso il tema del commissariamento delle Regioni, legato alla questione del dimensionamento scolastico, così come era stato proposto dal decreto legge 154, in modo unilaterale e senza alcuna intesa preventiva. Ora – ha proseguito Errani – è necessario aprire urgentemente un tavolo fra governo, regioni ed enti locali per discutere concretamente e senza forzature unilaterali della riorganizzazione dei servizi scolastici, fermo restando il carattere irrinunciabile del diritto al studio. Rispetto alla Finanziaria 2009, per le Regioni i conti non tornano. In ogni caso – ha concluso Errani – nella Conferenza delle Regioni valuteremo con la massima attenzione la novità di oggi e assumeremo tutte le decisioni conseguenti».
L’Unità, 6 novembre 2008