“A furia di ‘sviste colpevoli’ il governo sta massacrando l’istruzione italiana”. Lo dichiara la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, che aggiunge: “è paradossale che il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il ministro alla Pubblica Istruzione,
Mariastella Gelmini, prendano consapevolezza dei propri provvedimenti a distanza di diverse settimane dalla loro approvazione e solo dopo che qualcuno gliene ricorda i contenuti manifestando contrarietà. Ancora più paradossale dal momento che la scusa addotta è sostanzialmente sempre la
stessa: la svista”.
“E’ successo con il maestro unico, che dopo le giuste proteste è stato trasformato nelle dichiarazioni degli esponenti di governo in maestro prevalente, benché nelle norme votate in parlamento – che in uno stato di diritto sono quelle che contano – non se ne faccia riferimento alcuno. Poi con la riduzione del tempo pieno, di cui ancora oggi il governo teme fortemente le ricadute negative in termini di consenso e ribadisce appena può che non verrà realizzata. Poi con la mozione leghista sulle classi ponte per gli extracomunitarie, dalle quali il ministro Gelmini ha preso le distanze ridimensionandola ad una verifica sulla conoscenza della lingua italiana.. Poi con i tagli alle università da cui adesso il governo inizia timidamente a cambiare opinione. Poi con il piano di ridimensionamento della rete scolastica che voleva la chiusura delle piccole scuole di montagna e
che ora, per rassicurazione di Bossi, dovrebbe non essere attuato. Ed infine oggi con taglio alle scuole paritarie che, nonostante le proteste dal primo momento della sua ufficializzazione, è considerato frutto di una ‘svista colpevole’ “.
“Insomma – conclude Ghizzoni – il Governo ha le idee confuse e di ‘svista colpevole’ in ‘svista colpevole’ sta massacrando l’istruzione italiana”.
Pubblicato il 5 Novembre 2008
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