Mese: Ottobre 2008

“E il governo vieta i manifesti anti-Gelmini”, di Goffredo De Marchis

Niente manifesti contro la riforma Gelmini a Bologna e provincia, sentenzia il governo. Nemmeno garbati. Dentro le scuole, ma anche fuori. E contro i trasgressori «è attivato un incarico ispettivo di vigilanza, assistenza, consulenza e supporto alle istituzioni scolastiche». Una specie di “ronda” anti-striscione. Il sottosegretario all´Istruzione Giuseppe Pizza, segretario della rinata ma piccola Dc, risponde per iscritto all´interrogazione di Fabio Garagnani, deputato del Pdl, da un mese impegnato a tutto campo (esposti, polemiche e atti parlamentari) contro l´occupazione della scuola elementare XXI aprile a Bologna. E lo rassicura. L´ispezione, come si legge da ieri sul bollettino della commissione Cultura della Camera, serve a «garantire il corretto svolgimento delle attività scolastiche in presenza di abusi o comportamenti come l´affissione di manifesti fuori e dentro gli edifici scolastici contenenti propaganda politica contro il governo». Non si potrà più scrivere “no alla riforma Gelmini” oppure “il decreto mi piace così così”. Nelle bacheche della scuola, dove pure sindacati, studenti, docenti potrebbero criticare, spiegare senza offendere nessuno. Ma neanche all´esterno e non si capisce a quale distanza dalle …

Spoil System. Sacconi chiede la revoca della consigliera nazionale di parita’

di Lisa Castaldo da www.women.articolo21.com E’ notizia di questi giorni: la Consigliera Nazionale di Parità effettiva, Fausta Guarriello, ha ricevuto la comunicazione di avvio del procedimento volto a verificare la sussistenza dei presupposti della c.d. Legge Frattini (L. 145 del 15 luglio 2002). E’ il meccanismo dello spoil system. La Legge Frattini prevede, all’ art. 6, la possibilità di revocare le nomine degli organi di vertice conferite dal Governo o dai Ministri nel mese precedente lo scioglimento anticipato di entrambe le Camere. Le Consigliere Nazionali di Parità (effettiva e supplente) sono state nominate il 22 gennaio 2008 e le Camere sono state sciolte il 6 febbraio c.a. Questi i fatti. Ma la questione è un’ altra: la Consigliera di Parità è stata unanimemente ritenuta, sin dalla sua istituzione, un organismo di garanzia dell’attuazione del principio costituzionale di parità e di pari opportunità uomo-donna, con specifico riferimento all’ambito lavorativo. Tant’è che mai prima d’ora una Consigliera di Parità è stata revocata dal vertice politico durante il corso del suo mandato. In Italia esiste una Rete Nazionale …

Stalking, molestatore condannato a un maxi risarcimento, di Paolo Grilli

Le molestie erano iniziate nel 1985 e si verificavano a tutte le ore del giorno e della notte. Ora dovrà pagare 56mila euro. E’ fra le prime sentenze in Italia. Riconosciuti il danno biologico e morale Modena, 23 ottobre 2008 – Per tredici anni ha dovuto ricevere telefonate anonime dal suo molestatore, a tutte le ore del giorno e della notte. L’uomo non mancava poi di spedirle lettere di minaccia: una volta ha anche consegnato un topo morto per spaventarla, per convincerla a cedere alle sue avances. Ora la giustizia, uno fra i primissimi casi in Italia, ha riconosciuto a una 60enne modenese, residente nella fascia pedemontana, la gravità di quegli anni terribili trascorsi a subire intimidazioni ossessive senza poter opporsi. La Corte di Appello di Bologna, seconda sezione civile, con la sentenza 720 del 2008 ha infatti confermato nei giorni scorsi la condanna del molestatore al risarcimento di 56mila euro alla donna presa di mira, più le spese legali. «Una sentenza di rilievo — dice l’avvocato Donatella Baraldi che assiste la sessantenne — visto …

“Se il dissenso è un reato”, di Ezio Mauro

Davanti a una protesta per la riforma della scuola che si allarga in tutt´Italia e coinvolge studenti, professori, presidi e anche rettori, il Presidente del Consiglio ha reagito annunciando che spedirà la polizia nelle Università, per impedire le occupazioni. La capacità berlusconiana di criminalizzare ogni forma di opposizione alla sua leadership è dunque arrivata fin qui, a militarizzare un progetto di riforma scolastica, a trasformare la nascita di un movimento in reato, a far diventare la questione universitaria un problema di ordine pubblico, riportando quarant´anni dopo le forze dell´ordine negli atenei senza che siano successi incidenti e scontri: ma quasi prefigurandoli. Qualcuno dovrebbe spiegare al Premier che la pubblica discussione e il dissenso sono invece elementi propri di una società democratica, non attentati al totem della potestà suprema di decidere senza alcun limite e alcun condizionamento, che trasforma la legittima autonomia del governo in comando ed arbitrio. Come se il governo del Paese fosse anche l´unico soggetto deputato a “fare” politica nell´Italia del 2008, con un contorno di sudditi. E come se gli studenti fossero …

Scuola,Ghizzoni (Pd): “Berlusconi e Gelmini ascoltino Napolitano e si aprano al confronto”

Berlusconi sconcertante,  la contestazione non è  un problema  di ordine pubblico. “Le parole di Berlusconi sono molto gravi e mostrano il nervosismo di chi non è abituato a gestire il dissenso e a confrontarsi con la società”. Lo dichiara la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, al termine della conferenza stampa del Pd per replicare a quanto detto dal presidente del Consiglio a proposito della protesta nelle scuole e nelle università contro la riforma Gelmini. “Le manifestazioni degli studenti e dei professori oltre ad essere giuste sono legittime: il dissenso è il sale della democrazia. Ed è quanto mai sconcertante che il presidente del consiglio tratti  la contestazione come se fosse di fronte a fenomeni di ordine pubblico. I giovani italiani non sono pericolosi sovversivi né pedine mosse da chissà quale entità politica. Gli studenti italiani sono persone consapevoli che stanno manifestando per la difesa della scuola pubblica e per l’università. Spiace – sottolinea – che il presidente del consiglio ed il ministro della pubblica istruzione ne abbiano una così bassa considerazione …

Veltroni: ” le parole del premier: benzina sul fuoco”

Non si è fatta attendere la risposta del premier Berlusconi alla richiesta di Veltroni di ritirare il decreto Gelmini. Berlusconi ha subito convocato una conferenza stampa con il ministro Gelmini per spiegare i veri numeri della sua riforma e le bugie dell’opposizione. Evidentemente impacciato e poco preparato, Berlusconi ha ricorso più di una volta alla lettura delle pagine preparate per l’occasione, con la Gelmini nella sua nuova funzione di “gobbo”. E finalmente ha concluso con l’immancabile colpo di teatro: “Non permetterò – ha dichiarato – l’occupazione delle università. L’occupazione di luoghi pubblici non è la dimostrazione dell’applicazione della libertà, non è un fatto di democrazia, è una violenza nei confronti degli altri studenti che vogliono studiare”. E alla gravità delle parole ha aggiunto in maniera beffarda: “Avete 4-5 anni per fare il callo su queste cose. Io non retrocederò di un millimetro”. Un ulteriore testimonianza di come Berlusconi intenda la politica e il dialogo per l’interesse dell’Italia: una questione di calli. “Le parole del presidente del Consiglio – ha dichiarato Walter Veltroni – sono molto …

Un tavolo per la scuola. Veltroni: Il governo ritiri il decreto Gelmini

 “Se fossi nel governo farei un gesto politico: ritirerei quel decreto Gelmini che è alla base di tutta questa sofferenza e ritirerei le misure finanziarie prese”. Lo ha affermato il segretario del PD Walter Veltroni, ospite della trasmissione Rai “Radio anch’io”.”C’è un movimento di protesta molto ampio – ha ribadito Veltroni- che non può essere identificato, come ho visto fare da qualche giornale della destra, con gli estremisti. No, è un movimento che riguarda famiglie, studenti, insegnanti”. Per il segretario del PD si può giungere in tempi brevi alla ristrutturazione dei costi ma a patto che che ogni risorsa finanziaria tagliati agli sprechi endemici al sistema scolastico dovrà rimanere all’interno della scuola stessa. Va specificato poi, ha aggiunto Veltroni che “il sistema scolastico italiano fa acqua da tutte le parti e l’unico che non faceva acqua era la scuola elementare”. Il principale obiettivo da raggiungere è quello di puntare “sull’autonomia scolastica e valutazione però in una scuola che promuova le pari opportunità, che consenta a tutti i ragazzi di poter partecipare alla sfida scolastica senza …