Quella di oggi è stata una piazza pacifica e propositiva che ci conforta nella decisione di trasformare la nostra opposizione alla legge Gelmini in un referendum su cui chiamare ad esprimersi tutti gli italiani“. Lo dichiara la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, che aggiunge: “il lavoro dei comitati che condurranno la raccolta delle firme, che ci auguriamo nascano in ogni comune, saranno un importante momento e strumento per proseguire nel piano di elaborazione propositiva e mantenere alta l’attenzione sul futuro della scuola pubblica”.
“Davanti a così tante persone che in tutta Italia stanno manifestando contro la legge Gelmini e contro i tagli contenuti nella manovra d’estate, ci aspettiamo un ripensamento da parte del governo e quindi un intervento sulla finanziaria e sul piano programmatico che attua i tagli sulla scuola. al fine di riorientare le necessarie risorse a tutto il sistema dell’istruzione: dalla primaria fino all’università e per delineare una vera riforma che premi realmente la qualità e il merito e che sostenga il diritto allo studio e le pari opportunità di apprendimento. Sarebbe – conclude – un importante gesto di distensione e una dimostrazione di non ostilità alla scuola pubblica”.
La battaglia contro il decreto Gelmini continua fuori dalle aule parlamentari. Anche a Modena parte la campagna per il referendum contro la riforma della scuola voluta dal governo. Il via ufficiale sarà dato venerdì 31 ottobre nel corso dell’iniziativa pubblica sulla scuola organizzata dal Partito democratico alla quale parteciperà Giuseppe Fioroni, coordinatore nazionale dell’organizzazione del Pd. L’appuntamento è alle 16 alla Sala Panini della Camera di commercio. Interverranno all’iniziativa la senatrice Mariangela Bastico, ministro ombra del Pd per i Rapporti con le Regioni; l’on. Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd nella Commissione Istruzione e Cultura della Camera; Paola Manzini, assessore regionale alla Formazione e alla Pubblica Istruzione. Saranno presenti, oltre al segretario provinciale del Pd Stefano Bonaccini, parlamentari, amministratori locali – tra i quali l’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione Silvia Facchini e l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Modena Adriana Querzé – rappresentanti dei sindacati, del mondo della scuola e dell’associazionismo.
“Le proteste degli studenti, dei genitori, dei docenti e la richiesta dell’opposizione di una discussione vera in Parlamento non sono bastate a fermare il governo Berlusconi” dichiara Davide Baruffi, responsabile del programma del Pd di Modena.
”L’arroganza del governo – aggiunge – ha spinto il Pd a promuovere il referendum abrogativo. C’e’ un grande movimento pacifico e democratico che deve avere voce. Auspico che in ogni Comune della provincia di Modena si costituiscano comitati per la raccolta delle firme contro la legge Gelmini aperti e plurali, capaci di dialogare con quanti in queste settimane hanno animato la protesta”.