Ma il governo potrebbe ancora ripensarci
“E’ un giorno triste per l’Italia: il governo sceglie la strada dell’arroganza e della prova muscolare e approva un decreto che farà male alla scuola italiana”. Lo dichiara la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, che aggiunge: “se vi fosse la volontà il Governo potrebbe ancora fare un passo indietro correggendo la finanziaria e il piano programmatico che attua i tagli della manovra estiva”.
“Nonostante i nostri richiami al buon senso e alla necessità di coinvolgere il mondo della scuola nella scrittura della riforma – sottolinea Ghizzoni -il governo ha deciso l’arroganza della prova muscolare. L’approvazione con un colpo di maggioranza dimostra quanto ipocrita fosse la volontà del ministro Gelmini di convocare presso il ministero le associazioni degli studenti e delle famiglie per ascoltarne le ragioni. In realtà quella convocazione è stato solo poco più di un vuoto cerimoniale. Resta la consapevolezza che il maestro unico e il tempo scuola ridotto a 24 ore sono una scelta profondamente sbagliata dalle conseguenze nefaste per il futuro dei nostri ragazzi. Per il governo c’è ancora una possibilità di ripensamento intervenendo sulla finanziaria e sul piano programmatico che attua i tagli sulla scuola previsti dalla manovra estiva. Se vi fosse la volontà vi sono quindi gli strumenti normativi per poter riorientare, così come chiedono le proteste di questi giorni, le necessarie risorse a tutto il sistema dell’istruzione: dalla primaria fino all’università e per delineare una vera riforma che premi realmente la qualità e il merito e che sostenga il diritto allo studio e le pari opportunità di apprendimento.
L’approvazione del decreto Gelmini – conclude – rappresenta una pagina molto triste per la scuola italiana”.