Prof. nel corteo:«Ci faranno sparire come i panda»
Elisa, studentessa di Scienze della Formazione primaria a Pisa, porta in piazza la Gelmini «che con l’accetta che fa cadere i bambini». Il professore Ugo Rubei dell’università «La Sapienza» spera di incontrare i suoi studenti di letteratura americana e intanto si appende al collo una battuta: «Testa di Cassio su corpo di Bruto», e spiega: «Sono qui per dare un segnale. Il ministro ha condannato a morte l’Università: questa distruzione programmata non deve passare». C’è Adriano, 5 anni di Milano, che non sta zitto un minuto: «Sono qui per protestare. Voglio fermare la signora che vuole mandare all’aria tutta la scuola», urla. La sua mamma gli ha tolto anche il fischietto ma lui ha un cartone che usa da megafono. Non è ancora l’ora di pranzo e piazza della Repubblica è già piena di gente. «Tutta la Sicilia dietro lo striscione rosso Mezzogiorno per l’Italia» si sgola Giuseppe di Scienze politiche a Catania. Ma il mondo della scuola vessata dalla mannaia Tremonti e il diritto allo studio consegnato al maestro unico, è sparso ovunque: docenti, …