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“Stretta sui disabili, scontro PD-Brunetta”, di Barbara Ardù

Passi per i fannulloni, ma giù le mani dai disabili. C`è stata bagarre ieri alla Camera dove si discuteva il disegno di legge sul lavoro. Duro scontro tra maggioranza e opposizione e botta e risposta tra il ministro Brunetta e l`ex titolare della Salute, Livia Turco. Tutto nasce perché a sorpresa il governo ripresenta un emendamento per modificare la legge 104, che assicura ai lavoratori di parenti di disabili il permesso di stare a casa tre giorni al mese per prendersene cura. Solo a fine serata la discussione verrà rimandata, come chiesto dall`opposizione.
Via libera invece ai concorsi pubblici «regionali»: la residenza del candidato potrà essere considerata come titolo privilegiato.
Una norma «discriminatoria», secondo l`opposizione, che penalizzerà «i giovani laureati del Sud». Soddisfatta invece la Lega, secondo cui c`è nulla di strano, perché già ci sono casi di questo tipo.
Ma è sulla 104 che l` opposizione ha alzato la voce perché l`emendamento dà una stretta alla legge: solo una persona all`interno della famiglia potrà usufruire dei permessi. Dunque o la madre o il padre. Per i parenti si scende al2° grado (ora sono al 3°) e si fissa un limite territoriale: l`abitazione non può essere lontanapiù di 100 chilometri. L`opposizione chiede il ritiro immediato dell`emendamento e fa piovere critiche.
E anche nella maggioranza qualcuno storce il naso, soprattutto tra i banchi di An. È la terza volta che il governo ci prova, ed è la terza volta che gliva male. Brunetta precisa che l`emendamen- to non e stato ancora presentato e promette delle modifiche, maè troppo tardi. Sono le 19,40. Non c`è tempo per una valutazione effettiva, neanche per la Commissione bilancio. E dopo una gaffe di La Russa, che dichiara approvato l`emendamento, la discussione viene rimandata.
Già in estate le regole della 104 sono state cambiate: i tre giorni dipermesso non possono più essere divisi in ore. Poi il governo ci ha riprovato in Commissione, è andata male anche lì. «La maggioranza è spaccata», è il leit motiv dell`opposizione. E alza lavoce anche la Cgil.
Lo scontro tra Livia Turco e Renato Brunetta è duro. L`ex ministro della Salute lamenta il metodo.
«Che c`entra la legge 104 con il ddl sul lavoro? Questa è un`imboscata».
Il contenuto poi non va: «Come si possono colpire le famiglie dei disabili gravi? Perché è di gravità che si parla nell`emendamento, non di invalidità».
Brunetta però non ci sta a passare per il ministro che toglie agli handicappati. «Collega – Turco sbotta- le farò avere tutta la documentazione sugli abusi. Qui stiamo dalla parte dei disabili e non di chi ha abusato delle casse pubbliche». I numeri di Brunetta per ora non ci sono, ma arriveranno.
Le verifiche sono già partite.
E qualche anomalia sta emergendo, dicono i collaboratori del ministro. Un esempio per tutti: Il venerdì o quando c`è un ponte si concentrano i permessi.
Passa invece senzaproblemila norma che blocca dal primo luglio 2009 la stabilizzazione dei precari della Pubblica amministrazione, che potranno essere assunti soltanto tramite concorso, tirando così una riga dritta sulle norme approvate dal governo Prodi.

La Repubblica,  16 ottobre 2008

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