scuola | formazione

“Scuola: è scontro Regioni Governo su commissariamento”, di Loredana Colace

Nuovo colpo di scena nei rapporti istituzionali tra il governo e le regioni: la Conferenza Unificata, alla quale partecipano tutte le autonomie locali, e’ stata aggiornata a data da destinarsi perche’ il governo non ha accolto la richiesta dei governatori di stralciare dal decreto 154 una parte dell’art.3 che stabilisce il commissariamento delle Regioni e degli enti locali, i quali entro il 30 novembre non attueranno un piano di ridimensionamento degli istituti scolastici.
Gia’ al mattino, nel corso della Conferenza delle Regioni, i governatori avevano espresso parere negativo sulla finanziaria, ed esaminato la questione del commissariamento. Nel pomeriggio, all’inizio della Conferenza unificata, le regioni hanno posto tale questione come pregiudiziale all’esame del testo. La rottura, anche se non definitiva, si e’ consumata in poco piu’ di mezz’ora. Il ministro Fitto dopo la richiesta delle regioni ha sospeso la Conferenza per un quarto d’ora e si ritirato nel suo ufficio con il ministro Gelmini. Dopo una breve consultazione i due ministri sono tornati nella riunione, che e’ stata aggiornata. Tutti a casa, si vedra’ forse la prossima settimana.
Ad un epilogo cosi’ repentino che pone un altro ostacolo al piano Gelmini si era giunti la mattina quando tutti i governatori nel corso della loro conferenza avevano espresso un no categorico alla norma. ‘Le Regioni considerano questa disposizione un ‘punto istituzionalmente gravissimo’ – aveva spiegato il presidente della conferenza delle regioni,Errani – e la pongono come pregiudiziale per non abbandonare la conferenza unificata. Il governo deve dirci che eliminera’ dal testo quella norma. Poniamo una questione istituzionale di principio: e’ inaccettabile che noi siamo venuti a conoscenza di quest’articolo che ci interessa cosi’ direttamente solo leggendo il testo senza aver avuto dal Ministero alcun tipo di comunicazione’. Ed e’ stato lo stesso Errani, dopo l’aggiornamento dell’Unificata, a sottolineare come il ministro Fitto ‘si sia impegnato a mantenere il dialogo per risolvere la questione’. Mentre lo stesso Fitto ha spiegato che l’Unificata e’ stata aggiornata ‘per non continuare in una posizione di contrasto’. Dal canto suo il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ha dichiarato di comprendere ‘la legittima posizione delle Regioni’ ma di comprendere anche e condividere ‘la posizione del governo e del ministro Tremonti, che dopo 10 anni si domandano come in questo Paese sia possibile utilizzare meglio i soldi dei contribuenti’. Il ministro ha fatto riferimento ad un decreto del presidente della Repubblica del 1998, che parla di parametri che dimensionano gli istituti scolastici. ‘E’ un Dpr – ha detto la Gelmini – che non e’ frutto di questo governo e che in 10 anni non e’ mai stato rispettato. Ora vorremmo riuscire a farlo’.
Mentre per Silvia Costa, coordinatore della commissione istruzione della Conferenza delle Regioni ‘il Ministro Gelmini e il Governo hanno preferito creare un gravissimo vulnus istituzionale con le Regioni e con gli enti locali, piuttosto che cancellare la norma incostituzionale. Tutti gli assessori hanno fortemente condiviso la decisione del Presidente delle Regioni di porre questa come pregiudiziale’.
ANSA, 16 ottobre 2008

2 Commenti

I commenti sono chiusi.