Giorno: 15 Ottobre 2008

“Classi per i bambini immigrati”, di Silvio Buzzanca

«Questi qui tra poco presentano una mozione per metterli nel forno e la votano pure…». Lino Duilio, deputato del Pd, osserva sconsolato i banchi del centrodestra che hanno appena approvato una mozione della Lega che prevede di creare “classi di inserimento” per i ragazzi extracomunitari che vogliono frequentare le scuole pubbliche. Un test linguistico e di una valutazione generale dello studente che se non è reputato capace di stare al passo degli altri in una classe normale va a finire in quella che i leghisti avevano definito in un primo momento “classe ponte”. Poi c´è stata una riformulazione proposta dal Italo Bocchino e la frase «autorizzando il loro ingresso previo superamento di test» è stata sostituita dal meno impegnativo «favorendo il loro ingresso previo superamento di test». La mediazione Bocchino è servita, oltre che a cercare di rendere presentabile la mozione, a recuperare un certo dissenso nel Pdl. Infatti deputati come Mario Pepe e Nicolò Cristaldi hanno espresso il loro dissenso nei confronti della mozione. «Durante il fascismo in Somalia ci fu una cosa simile, …

“Beni culturali: lo scippo e il silenzio”, di Vittorio Emiliani

La notizia può essere letta, per chi ne dubitasse (trattandosi di una mostruosa quanto micidiale scemenza), nel sito tricolore del governo italiano: il Consiglio dei ministri, nella seduta del 3 scorso, ha approvato, come emendamento al disegno di legge sul federalismo fiscale, un articolo aggiuntivo col quale viene trasferita dallo Stato al Comune di Roma (in futuro Ente Roma Capitale) la «tutela dei beni storici, artistici, ambientali e fluviali». In toto, neppure “in collaborazione col Ministero per i Beni culturali”. Lo stesso vale per «sviluppo urbano e pianificazione territoriale», con la Regione del tutto ignorata.. Ma al ministero per i Beni Culturali non sanno nulla di preciso. Di preciso sanno soltanto che le risorse disponibili da qui al 2011 crolleranno, per via dei tagli, da 625 a 73 milioni di euro. Crollo tale da far supporre che la tutela passerà nel frattempo ad altri organismi. Difatti con la cifra residuale, potranno pagare gli stipendi (a stento) e tenere aperti i musei. Ma sull’articolo aggiuntivo il ministro Bondi tace e tace la presidenza del Consiglio. Soltanto …