«La morte dei due bambini pisani, uccisi ieri a martellate dal padre, rappresenta la sintesi di un vero e proprio dramma nazionale che non può più essere sottovalutato dalle forze politiche e dalla magistratura». L’allarme del presidente nazionale dell’Associazione Matrimonialisti Italiani avvocato Gian Ettore Gassani segue di poche ore l’ultima tragedia avvenuto a Pisa. Gassani annuncia che l’Ami invierà ai ministeri di Grazia e Giustizia e Interni «una relazione dettagliata chiedendo un’audizione». «È indubbio che la recrudescenza di vere e proprie stragi in famiglia rappresenti la prima piaga nazionale: quella che annualmente produce più vittime della malavita e del terrorismo messi insieme».
«La scia di sangue dei morti in famiglia continua – aggiunge Gassani -. In nessuna altra parte del mondo si registrano i dati statistici italiani relativi alle vittime da strage familiare. Spesso dietro queste immani tragedie, che di fatto annientano interi gruppi familiari (e che spesso si concludono con la morte dello stesso omicida-suicida) si registra la solitudine di coppie di coniugati o conviventi in grave conflitto tra loro. La gran parte di questi fatti di sangue deriva da separazioni e divorzi gestiti non sempre al meglio e le cui vicende spesso vengono sottovalutate dagli addetti ai lavori. Ogni giorno vengono emessi dagli ospedali italiani centinaia di referti medici attestanti lesioni in danno di donne e bambini subite tra le mura domestiche».
La Stampa, 27 Settembre 2008