“L’Europa boccia l’Italia «Norme da rivedere»”, di Marco Mongiello
L’aggravante di clandestinità per i reati commessi da persone residenti illegalmente in Italia non può essere applicato ai cittadini comunitari. Lo ha spiegato la Commissione europea al Governo italiano, ricevendo assicurazioni da Roma che la norma entrata in vigore a luglio sarà cambiata. Dopo la schedatura delle impronte digitali dei rom salta così un altro tassello fondamentale della strategia del ministro dell’Interno Roberto Maroni, e la celebrata benedizione di Bruxelles ai provvedimenti sulla sicurezza si è rivelata un pasticcio giuridico che costringe Palazzo Chigi ad un’imbarazzante marcia indietro. Nel mirino dell’Ue, ha confermato ieri il portavoce del commissario alla Giustizia Jacques Barrot, Michele Cercone, «ci sono tre decreti che non sono ancora entrati in vigore», e il commissario francese «ha già chiaramente fatto capire al Governo italiano che ci sono delle modifiche da apportare affinché questa legislazione sia effettivamente in linea con il diritto comunitario». Inoltre «ci sono anche delle modifiche che abbiamo chiesto su una parte della legislazione che è già in vigore, ma che non ci è stata notificata». Si tratta proprio della …