La denuncia del PD: nella nostra provincia tagli di 450 insegnanti e di 10 scuole con meno di 500 alunni. Il partito chiama alla mobilitazione per il 26, 27 e 29 settembre
La riforma della scuola del ministro Gelmini prevede meno docenti, meno personale, classi più numerose, chiusura e accorpamento delle scuole nei piccoli Comuni, il maestro unico e fine del tempo pieno alle elementari. Un vero e proprio attacco alla scuola pubblica che in provincia di Modena e in tutta la regione avrà ripercussioni pesantissime sugli alunni e sulle loro famiglie.
“Basti pensare – spiega Adriana Querzé, responsabile del Forum Infanzia del PD – che in provincia di Modena il 69 per cento delle classi nella scuola elementare (937 su 1379) funziona a tempo pieno. Nella sola città di Modena sono 266 su 305 le classi a tempo pieno, frequentate da oltre 6mila bambini. Noi siamo d’accordo sulla razionalizzazione dei costi ma non si può colpire a casaccio. Anche perché – precisa Querzé – il sistema scolastico modenese, lo dicono i dati, non costa di più rispetto ad altri che non adottano il tempo pieno. Questo perché in questi anni abbiamo già provveduto a tagliare i costi inutili e a razionalizzare la spesa”.
Contro i provvedimenti del governo il Partito Democratico chiama alla mobilitazione davanti alle scuole di tutta Italia per il 26, 27 e 29 settembre. “Siamo certi – dice Stefano Bonaccini, il segretario provinciale del PD – che anche chi ha votato per il centrodestra saprà ascoltare le nostre ragioni. Su temi così delicati come la scuola vogliamo confrontarci con tutti, anche aspramente, se necessario. Per questo abbiamo invitato il 22 settembre alla Festa del PD di Modena il ministro Gelmini che, mi auguro, mostri altrettanta disponibilità al confronto”
“Stiamo parlando – aggiunge Mariangela Bastico, ex-viceministro all’Istruzione – di 4500 docenti in meno in tutta l’Emilia-Romagna, con un taglio di 450 insegnanti nella sola provincia di Modena. A livello nazionale saranno tagliati 87mila docenti e 43 mila non docenti. La scure del governo si abbatterà anche sui piccoli Comuni in quanto il progetto della Gelmini prevede la cancellazione delle scuole con meno di 500 alunni. In pratica verranno eliminate 2590 scuole in tutta Italia, almeno 10 in provincia di Modena. Ecco perché quando parliamo di attacco alla scuola pubblica – conclude Bastico – non lanciamo uno slogan ma denunciamo fatti concreti che andranno a incidere pesantemente sulla vita delle famiglie e sul futuro stesso della formazione nel nostro Paese”.
“Alla base di questa politica non c’è nessun progetto educativo – spiega l’on. Manuela Ghizzoni, capogruppo PD nella commissione Istruzione e Cultura della Camera – ma solo il tentativo di svuotare e impoverire la scuola pubblica a tutto vantaggio di quei soggetti privati che, a vario titolo, si occupano di sapere e formazione. In questo modo chi avrà le possibilità economiche, sceglierà le scuole private – magari quelle che conservano il tempo pieno – mentre gli altri dovranno rassegnarsi a mandare i loro figli in una scuola pubblica che offre meno qualità di insegnamento e meno ore per l’apprendimento. E non è un caso – conclude Ghizzoni – che la Gelmini abbia iniziato la sua opera proprio dalla scuola elementare che è il nostro fiore all’occhiello sia a livello nazionale che internazionale”.