Luigi Guerra. Il preside di Scienza della Formazione a Bologna: “Se il progetto andrà avanti la scuola italiana rischia il black out; è una follia, colpiranno le fasce più deboli”
Luigi Guerra è preside di Scienze della Formazione, a Bologna. Nella sua facoltà, si formano (anche) i futuri docenti delle elementari. Ma con la reintroduzione del maestro unico e la cancellazione del tempo pieno, dice preoccupato, «la scuola italiana rischia il black-out». Professore, qual è il valore del tempo pieno? «Questo modello ha avuto e ha tutt’ora un valore enorme per la scuola italiana. Andando indietro nel tempo, alle sue origini, ha avuto un ruolo fondamentale. Storicamente, ha ridotto la disuguaglianza sociale. Prima, a seconda del territorio, della situazione familiare e della classe di appartenenza, i bambini avevano una diversa esposizione alle agenzie culturali. I figli dei ricchi, della borghesia, avevano accesso ad una ricca offerta formativa, al di là delle 4 ore di scuola. Quelli di famiglie operaie, invece, a quei tempi si limitavano all’apprendimento delle materie classiche, italiano e matematica, che avveniva solo a scuola. Non potevano avere nulla di più». E il tempo pieno ha risolto questo, chiamiamolo così, problema riguardante i rapporti sociali e di classe? «Il modello inaugurato in Emilia-Romagna …