«Consumi delle famiglie giù del 3,4%. Pasta da record, crisi nei discount», di Margherita De Bac
«Comprano con parsimonia sempre maggiore anche negli hard discount e all’ipermercato. Clienti spaventati dall’impennata dei prezzi di pane, pasta, carne, frutta e verdura. La crisi profonda investe logicamente anche i prodotti non alimentari, il superfluo. Allarmante il nuovo aggiornamento dell’Istat sul crollo delle vendite al dettaglio nel mese di giugno. Il calo è del 3,4% su base tendenziale e dello 0,5% su base mensile. È il risultato peggiore non solo di quest’anno ma dall’aprile del 2005 ad oggi quando si arrivò a -3,9%. La riduzione incide per il 2,3% sui cibi e nel 4,1% sugli altri articoli di consumo. Volare sta diventando proibitivo, con biglietti lievitati del 40%. Coinvolti dalla forte flessione tutti i settori commerciali. Dalla grande distribuzione (-1,5%), ai negozi di dimensioni ridotte(-4,8%). Perdono clientela salumieri e macellai di quartiere. Per la spesa si preferisce andare nei grandi centri, dove si riesce a risparmiare qualche centesimo. E in tempi di ristrettezze economiche queste attenzioni al portafogli pesano eccome. Soffrono però anche gli esercizi tradizionalmente dai prezzi più contenuti. Gli hard discount, secondo i …