Scellerata la decisione di cambiare il nome dell’aeroporto di Comiso
C’è qualcosa di nuovo nell’aria, anzi d’antico. Ma non c’è nulla di poetico o di romantico, anzi.
L’aeroporto di Comiso, intitolato a Pio La Torre, cambia nome e riacquista quello vecchio dedicato a Vincenzo Magliocco, generale dell’aeronautica morto in Africa nel 1936. Come da promessa elettorale del neo sindaco Giuseppe Alfano (Pdl) lo scarso gradimento verso l’intitolazione ad un parlamentare comunista ucciso dalla mafia nel 1982 ha avuto la meglio sul buon senso e il ricordo di una figura fondamentale nella lotta alla criminalità organizzata.
Il fatto ancora più strano è che la dedica a Pio La Torre era stata decisa solo il 30 aprile dello scorso anno, quando l’allora sindaco di centrosinistra, Pippo Digiacomo, organizzò una cerimonia per i 25 anni dell’assassinio del politico siciliano.
“Abbiamo ripristinato la denominazione dell’infrastruttura che ere stata intestata a Magliocco fin dalla sua costruzione – ha sottolineato il sindaco Alfano – ritenendo più giusto conservare una denominazione che fa parte da più di mezzo secolo della memoria collettiva della città. Un sondaggio effettuato a suo tempo conferma che l’intitolazione a La Torre aveva riscontrato scarso gradimento fra i cittadini». Davvero una giustificazione assai misera e offensiva.
Il PD è immediatamente insorto contro la decisione presa dalla giunta di destra.
“La figura di Pio La Torre- ha dichiarato Walter Veltroni – è quella di un uomo politico che con enorme coraggio si è battuto contro la mafia e, per mano della mafia è stato ucciso. Cambiare nome all’aeroporto di Comiso è una scelta che non offende solo la sua memoria ma quella di tutti i siciliani onesti che sperano e credono che sia possibile costruire un futuro diverso e migliore per la propria terra”.
Il segretario del PD ha sottolineato che “voler cancellare la memoria di uomini che, per come hanno speso la loro vita, rappresentano un patrimonio collettivo e non di parte rappresenta un atto arrogante e davvero incomprensibile. Non è questa la strada per costruire una storia condivisa, non è questa la strada per restituire alla Sicilia e al Mezzogiorno orgoglio e memoria di se e del proprio passato migliore”.
Dello stesso parere il presidente dei senatori del PD, Anna Finocchiaro: “Considero la scelta di cambiare nome all’aeroporto di Comiso fatta dal sindaco Alfano, offensiva e inaccettabile nei confronti della storia siciliana, della memoria di Pio La Torre e di ciò che questa figura ha rappresentato. Inaccettabile perché non comprendiamo le motivazioni che hanno portato a questa decisione. Ci sembra anzi che l’unica motivazione reale sia quella di un vero e proprio atto di arroganza politica. Cancellare il nome di una figura come Pio La Torre, ucciso dalla mafia, che non rappresenta solo una parte politica ma la storia migliore della Sicilia, è una scelta scellerata”.
“In Sicilia – ha concluso la Finocchiaro – tira una brutta aria di revisionismo storico: dopo le targhe nelle piazze ora vogliono cambiare i nomi agli aeroporti, cancellando la storia siciliana. La destra sappia che noi glielo impediremo”.
“Fa parte di un’antica consuetudine siciliana uccidere le persone due volte: prima fisicamente e poi nella memoria’. Questo è stato il commento di Pippo Digiacomo, ex sindaco di Comiso, oggi parlamentare regionale del PD. “Vincenzo Magliocco – ha aggiunto Digiacomo – è il vecchio nome dell’aeroporto militare e non c’entra nulla con la nuova destinazione civile dello scalo. Inoltre, e non è una considerazione secondaria, anche su Comiso, oltre che su Sigonella, La Torre fece le sue grandi battaglie pacifiste”, al tempo dell’installazione dei missili Cruise.
“Siamo di fronte ad un atto impregnato di ignoranza e arroganza politica. L’intitolazione dell’aeroporto di Comiso a Pio La Torre era stata una scelta legata all’impegno per la pace e contro la mafia, al di la’ di ogni colore e schieramento. Non capire ciò significa non comprendere un pezzo importantissimo della nostra storia recente’. Così, infine, il parlamentare del PD Tonino Russo, vicesegretario regionale del partito in Sicilia.
Partito Democratico
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