comunicati stampa

On. Ghizzoni: “Governo contro associazioni professionali della scuola”.

“Il ministro Gelmini riduce drasticamente gli insegnanti comandati che svolgono il loro servizio presso associazioni professionali, senza preavviso e motivazione”. È la denuncia del capogruppo Pd in commissione Cultura, Manuela Ghizzoni, che, in una interrogazione presentata con i colleghi, ha chiesto “i motivi che hanno ispirato questa scelta e i criteri seguiti per le assegnazioni del personale dirigente e docente e le verifiche effettuate per stabilire il possesso dei requisiti di legittimazione degli enti destinatari di queste assegnazioni”.

“La scelta del ministro è particolarmente grave – prosegue la Ghizzoni – perché le associazioni che si vedono ridurre in modo unilaterale gli insegnanti loro assegnati svolgono attività sociali, spesso supplendo allo Stato nella funzione di formazione e di ricerca per l`innovazione della didattica”.

L’esponente del Pd parla di una iniziativa presa “in modo estemporaneo e del tutto arbitrario – e che riguarda – quattro insegnanti per il Centro di iniziativa democratica degli insegnanti, due all`Unione cattolica italiana insegnanti medi e un insegnante all`Associazione italiana maestri cattolici.
Numerose sono state nel corso degli anni le attività svolte: convegni, seminari, aggiornamento di dirigenti e docenti e consulenza degli insegnanti”.

Per la Ghizzoni il ministro Gelimini così facendo “manda alla scuola italiana un segnale contraddittorio rispetto alle dichiarazioni di principio che vorrebbero ripristinare una immagine positiva della funzione docente ed elevare il profilo di un insegnamento di qualità”. E ribadisce che “con questa scelta, comunicata via fax dal ministero della Pubblica istruzione, il governo impoverisce la capacità di iniziativa delle più importanti associazioni professionali degli insegnanti, caratterizzate storicamente dal pluralismo, presenti anche in territori poveri di risorse culturali, impegnate al recupero della dignità professionale”.

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