Pierluigi Bersani: «Il governo ci porta nel baratro della crisi sociale»
A ottobre se ne accorgeranno tutti: quando mancheranno servizi sanitari, quelli scolastici, e quelli garantiti dagli enti locali. Per ora si è visto solo qualche frammento, con gli assegni sociali e la questione precari». Pier Luigi Bersani suona l’allarme 24 ore dopo il sì del Senato alla manovra e a poche ore del varo definitivo: la cura Tremonti avrà un costo sociale altissimo. Per il ministro ombra dell’Economia finora l’opinione pubblica è piombata nella totale inconsapevolezza. Poca attenzione? «No, semplicemente potenti armi di distrazione di massa – continua Bersani – Per esempio montando sui giornali il pericolo zingari, e poi tagliando 3 miliardi alla sicurezza. Oppure parlando in pubblico di fannulloni, e poi tagliando le buste paga dei pubblici di 2-300 euro». In una parola: demagogia. Questa è stata l’arma letale del centrodestra esplosa in piena estate con le famiglie distratte da vacanze in tono minore vista la crisi economica. E l’opposizione? Anche lei distratta? «L’opposizione si è confrontata con una manovra sul filo delle regole, con procedure accelerate, esami in notturna, valanghe di emendamenti …