Mese: Luglio 2008

On. Ghizzoni: “Gelmini confonde realtà”

Come si può sostenere che i tagli qualificano sistema scolastico ed universitario? “Il Ministro Gelmini confonde la realtà e vorrebbe spacciare la sua sconfitta come una vittoria della sua azione politica. Sarà il caldo o l’avvicinarsi della pausa estiva, ma certamente è difficile commentare diversamente le recenti affermazioni per cui gli 8 miliardi di tagli al sistema scolastico, il licenziamento di 87.000 docenti e di 43.000 unità Ata, il taglio di circa 1,5 miliardi di euro al Fondo di funzionamento ordinario delle università e la subdola privatizzazione degli atenei sarebbero una opportunità di cambiamento e di qualificazione della scuola italiana e delle università”. Lo dichiara la capogruppo del Pd in commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, commentando le dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione e Università, Mariastella Gelmini nell’ambito della discussione sul decreto legge contenente la manovra finanziaria. “Il Ministro – prosegue – ha ceduto completamente e senza opporre alcuna resistenza, al diktat di Tremonti sul taglio indiscriminato dei fondi del suo dicastero. Stupisce però che il ministro Gelmini nelle aule parlamentari voglia nobilitare questa sua resa. …

Espropriano la Camera

“Il governo non ritira l’emendamento blocca-processi e vuole espropriare le funzioni proprie del Parlamento. Il presidente della Camera Fini, al posto di opporvisi, avalla e favorisce. Una decisione priva di qualsiasi precedente nella storia repubblicana” Walter Veltroni L’Aula di Montecitorio voterà il lodo Alfano giovedì, prima del decreto sicurezza. Ed è molto probabile che la norma ‘blocca-processi’ contenuta nel decreto venga modificata profondamente se non addirittura ritirata. Sul fronte della giustizia è comunque sempre alta la tensione tra maggioranza e opposizione. PD e Idv sono fermi nel chiedere l’immediato ritiro della norma così detta salva-premier (o blocca-processi, appunto), come pre-condizione per esaminare nel dettaglio il lodo Alfano. Le mosse della maggioranza vanno in tutt’altra direzione. La norma non è stata ritirata dal decreto sicurezza e quanto al lodo Alfano stiamo assistendo ad una inaccettabile accelerazione. In segno di protesta per il mancato ritiro della norma, i parlamentari del PD hanno abbandonato due volte nel giro di 24 ore i lavori delle commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia. “Abbiamo evitato di partecipare alla discussione generale – …

“La bufala delle razze umane”, di Pietro Greco

Le razze umane non esistono. Sono un mito. Un mito pericoloso. Ogni uomo è geneticamente diverso da ogni altro. Ma l’umanità non è costituita da piccoli e grandi gruppi diversi per struttura genetica. È piuttosto una rete estesa di persone geneticamente e culturalmente collegate in maniera dinamica tra loro. E quell’aggettivo, dinamico, è da sottolineare. Perché di fatto, nessun popolo nel corso dei secoli può essere considerato isolato geneticamente. E in particolare, è un mito senza fondamento che sessanta milioni di nativi dell’Italia discendano da famiglie che abitano la penisola da almeno mille anni. Il “meticciato” genetico e culturale è una caratteristica dell’Italia come dell’intera umanità. Di più, è un bene. Sia sul piano strettamente biologico, sia sul piano culturale. È questo, in estrema sintesi, il contenuto del «manifesto antirazzista» che un gruppo di scienziati italiani – tra i primi firmatari Rita levi Montalcini, Enrico Alleva, Guido Barbujani, Laura Dalla Ragione, Elena Gagliasso Luoni, Massimo Livi Bacci, Alberto Piazza, Agostino Pirella, Frencesco Remotti, Filippo Tempia, Flavia Zucco – presenterà il prossimo 10 luglio a San …

Lodo e processi rinviati strappo all’uguaglianza

Cento costituzionalisti in campo contro il lodo-Alfano che sospende i processi delle quattro più alte cariche istituzionali e contro la norma blocca-processi. Il documento è intitolato “In difesa della Costituzione” ed è firmato da ordinari di diritto costituzionale e discipline equivalenti: tra essi gli ex presidenti della Consulta Valerio Onida, Gustavo Zagrebelsky e Leopoldo Elia. A coordinare la raccolta di firme è stato Alessandro Pace, presidente dell’Associazione italiana costituzionalisti. I sottoscritti professori ordinari di diritto costituzionale e di discipline equivalenti, vivamente preoccupati per le recenti iniziative legislative intese: 1) a bloccare per un anno i procedimenti penali in corso per fatti commessi prima del 30 giugno 2002, con esclusione dei reati puniti con la pena della reclusione superiore a dieci anni; 2) a reintrodurre nel nostro ordinamento l’immunità temporanea per reati comuni commessi dal Presidente della Repubblica, dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dai Presidenti di Camera e Senato anche prima dell’assunzione della carica, già prevista dall’art. 1 comma 2 della legge n. 140 del 2003, dichiarato illegittimo dalla Corte costituzionale con la sentenza …

“Dalla scuola alla difesa, Tremonti affila le forbici”, di Mario Sensini

Tutti. «Siete tutti senza portafoglio» aveva detto il ministro dell`Economia ai suoi colleghi nella prima riunione dell`esecutivo appena dopo l`assegnazione degli incarichi. Quindici giorni dopo anche i più ottimisti e inesperti, quelli che avevano creduto in una battuta, per non dire dei veri ministri di spesa, si sono resi conto che Giulio Tremonti non scherzava affatto. Il decreto con la manovra triennale, approvato il 18 giugno scorso dopo appena 9 minuti di discussione, indica 8 miliardi di tagli ai ministeri nel 2009, 8 e mezzo nel 2010 e addirittura più di 15 nel 2011. La sforbiciata è pesantissima, mai vista nè immaginata prima d`ora. Una decurtazione secca del 20% l`anno prossimo, di un altro 20% nel 2010 e del 40,5% l`anno successivo. Roba da far tremare i polsi. Eppure quel giorno, in quei nove minuti, il decreto fu approvato sostanzialmente in bianco. E` il governo del Presidente e di un forte ministro dell`Economia, quindi non stupisce. Così come non sorprende la fatale rassegnazione della squadra di governo. Benché oggi, davanti alle vere cifre dei tagli …

“Si lavora di più si guadagna di meno”, di Nicola Cacace

Non avevamo bisogno dell’ennesima conferma dell’Ocse per sapere che l’Italia ha salari da fame, del 20% inferiori alla media e con orari più lunghi. Al recente convegno di Confindustria dal titolo suggestivo «più produttività e meno povertà», il dottor Torrini della Banca d’Italia ha avanzato il sospetto che il valore aggiunto sia sottostimato, quindi sia sottostimata la produttività e sovrastimata la quota dei salari sul Prodotto Interno Lordo. Nessuno degli autorevoli relatori ha ripreso il tema, importante per capire meglio i fattori della crisi italiana. L’Italia è tra i pochi Paesi ad alto costo di energia elettrica dove da anni l’intensità energetica rispetto al Pil aumenta, essendo i consumi di energia cresciuti nel quinquennio 2002-2007 a tassi doppi del Pil. Poiché la quota lavoro sul Pil è calcolata direttamente mentre la quota capitale solo come residuo, risulta evidente che con un Pil sottostimato la quota lavoro sul Pil risulti più grande. Questo significa che la riduzione della quota lavoro sul Pil documentata dai dati ufficiali dal 1993 al 2002 è continuata anche dopo sino al …

«Il valzer della paura», di Barbara Spinelli

Anche se il silenzio è vasto, sulle misure di sicurezza adottate in fretta da Berlusconi, c’è stato chi ha provato sgomento grande, apprendendo che il ministro dell’Interno Maroni aveva messo all’ordine del giorno, come provvedimento risolutivo, le impronte digitali imposte ai bambini Rom: hanno protestato insegnanti impegnati in difficili tentativi di inserzione, e pensatori, storici, politici d’opposizione. Ma le parole più nette, più indipendenti, meno nebbiose son venute dall’interno della Chiesa. Aveva cominciato l’arcivescovo di Milano Tettamanzi, denunciando gli sgomberi dei campi Rom in aprile («Si è scesi sotto il rispetto dei diritti umani»). Poi hanno parlato sacerdoti, vescovi, la Fondazione Migrantes. Infine è giunto l’editoriale di Famiglia Cristiana: un periodico che vende più copie di tutti i giornali (3 milioni di lettori) ed è presente in ogni chiesa. L’editoriale del direttore, Antonio Sciortino, non usa eufemismi. Parla di «misure indecenti», di un governo per cui «la dignità dell’uomo vale zero». Enumera verità giuridiche elementari: l’accattonaggio non è reato, la patria potestà tolta quando i genitori Rom sono poveri o in condizioni difficili viola la …