Mese: Luglio 2008

“Incentivare il lavoro femminile. Anche per far ripartire i consumi”, di Alessia Mosca

Un policy maker dovrebbe decidere le strategie politiche in base a una serie di variabili e valutazioni, tra le quali non possono mancare la coerenza nella risoluzione dei problemi più urgenti del paese e la sostenibilità economica di tali iniziative rispetto alle risorse disponibili. L’Italia sta vivendo un periodo di grande difficoltà economica, legata al crescente rincaro dei prezzi, non bilanciato da un corrispettivo aumento dei salari, né da un aumento della produttività. Quest’ultima è determinata da una serie di fattori, tra cui la scarsa valorizzazione delle migliori competenze e una organizzazione del lavoro ancora rigida. Sia in termini di orari di lavoro, sia per le modalità di valutazione della progressione salariale e di carriera, focalizzate più sulla quantità che sulla qualità. L’Italia ha un livello di occupazione femminile del 46%, con una punta minima del 31% nelle regioni meridionali. Una situazione aggravata dalla recente fuoriuscita dal mercato di una larga fetta di lavoratrici potenziali, disilluse dopo vane ricerche di un lavoro. La media dell’Unione europea è del 57%, l’obiettivo fissato dal Strategia di Lisbona …

A Bolzaneto è stata calpestata la democrazia e stracciata la Costituzione

Le violenze avvenute durante il G8 di Genova del 2001 hanno sfiorato la deriva cilena. A Bolzaneto è stata calpestata la democrazia e stracciata la Costituzione. Eppure giustizia non è stata fatta. Non sono stati individuati i responsabili materiali di quell’offesa alla democrazia, né accertate eventuali responsabilità politiche. Esprimo il mio sdegno e la ferma condanna nei confronti di chi ha perpetrato abusi e commesso violenze verso i manifestanti. Più sarà unanime la condanna verso questi pezzi degli apparati di sicurezza dello Stato (non so se definirli deviati, come si diceva una volta, ma certamente devianti e minoritari), maggiore sarà evidente invece quanto dobbiamo essere grati alle decine di migliaia di agenti di polizia, carabinieri, rappresentanti delle forze dell’ordine che onestamente e quotidianamente servono lo Stato per garantire maggiore sicurezza alle nostre comunità, a volte sacrificando anche la propria vita.      

“Il Parlamento ferito”, di Antonello Soro

Nel consuntivo di questa brutta settimana della politica italiana la pagina più negativa, che non intendiamo affatto archiviare, riguarda il tema delle garanzie stracciate. Lo strappo alle regole parlamentari e costituzionali, compiuto per approvare il «lodo Alfano» in pochi giorni, ha ferito gravemente le prerogative del Parlamento. Davanti alle tante emergenze, economiche e sociali, con cui il Paese deve misurarsi, il governo e la sua maggioranza hanno preferito risolvere i problemi giudiziari del premier: e per agire più in fretta hanno travolto ogni regola. Particolarmente gravi sono apparse le scelte del presidente della Camera che ha assecondato questo disegno, rinunciando ad esercitare quel ruolo di garanzia che avrebbe dovuto invece svolgere secondo i principi del nostro ordinamento. I tempi ristrettissimi per l’esame del provvedimento imposti dalla Presidenza della Camera, malgrado le ferme e motivate contestazioni dell’opposizione, non hanno consentito l’esercizio regolare della fase istruttoria del procedimento legislativo, disciplinata dall’articolo 72 della Costituzione, e propedeutica alla successiva decisione da parte dell’Assemblea. Otto ore di lavoro effettive in Commissione per un provvedimento di questo rilievo, dai profili …

Garavaglia: “Dall’indagine Bankitalia un quadro amaro su cui il governo dovrebbe riflettere”

Dichiarazione della senatrice Mariapia Garavaglia, Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca del governo ombra del PD “Lo studio realizzato da Bankitalia sulla scuola è l’amara fotografia di un Paese che non sembra in grado di valorizzare il suo principale settore educativo partendo da coloro che ne dovrebbe essere il centro, il corpo docente”. Lo afferma la senatrice Mariapia Garavaglia, Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca del governo ombra del PD, a proposito dell’indagine svolta dall’Istituto di Via Nazionale sugli insegnanti delle scuole e resa nota oggi. “Il Ministro dell’Istruzione – aggiunge Garavaglia – aveva assicurato che fra le priorità del sistema scolastico sulle quali si impegnava ad intervenire al più presto c’erano la valorizzazione del merito e l’adeguamento degli stipendi del personale docente alla media dell’Unione Europea. Mi sembra però che i tagli dissennati sul settore attuati dai recenti provvedimenti dell’esecutivo rendano evidente quanto il Governo Berlusconi abbia poco a cuore la scuola. Non è certo così che si motivano gli insegnanti. Servono invece un’attenzione particolare e provvedimenti concreti in loro favore, perché è solo con una …

“Tremonti e il decreto «affossa università»”, di Pietro Greco

Tagli al Fondo di finanziamento ordinario delle università di 1 miliardo e 443 milioni da qui al 2013. Sostanziale blocco del turn-over: per ogni 10 docenti in uscita solo 2 potranno essere sostituiti. Possibilità per gli atenei di trasformarsi in fondazioni di diritto privato. Per la CRUI, la Conferenza dei rettori delle università italiane, non c’è dubbio: «La prospettiva che emerge chiaramente dalla manovra è quella di un sostanziale, progressivo e irreversibile disimpegno dello Stato dalle sue storiche responsabilità di finanziatore del sistema universitario nazionale». La manovra che si accinge a realizzare la più radicale riforma dell’università mai effettuata nel nostro Paese e a rivoltare come un calzino il sistema italiano dell’alta educazione è il decreto-legge n. 112 elaborato dal Ministro dell’economia Giulio Tremonti e approvato il 25 giugno 2008 nel famoso Consiglio dei Ministri durato 9 minuti. Il decreto di Tremonti potrebbe essere ribattezzato «affossa università pubblica» per almeno tre diverse considerazioni. La prima riguarda, appunto, il taglio al Fondo di finanziamento ordinario con cui lo Stato trasferisce i soldi alle università. Questo Fondo …

Salvatore Vassallo: “Napolitano non può che firmare”, di Maria Antonietta Calabrò

Il lodo Alfano è passato in prima lettura alla Camera. Il Pd ha votato contro. Lei, professor Salvatore Vassallo, oltre ad essere deputato democratico, è consulente del governo ombra per le questioni istituzionali. Com’è questa legge? «La legge è costituzionalmente dubbia. Come ha scritto Vittorio Grevi ieri sul Corriere, non si può escludere che venga sottoposta al giudizio della Corte e che la Corte la dichiari illegittima. D’altro canto essa non appare manifestamente incostituzionale». E allora? «E dunque, il presidente Napolitano quando verrà definitivamente approvata, non potrà fare altro che seguire l’esempio di Ciampi con il lodo Schifani e promulgarla». È un problema che lo scudo penale sia una legge ordinaria? «Personalmente ritengo che un tema così delicato, che attiene ai problemi di confine tra l’esercizio delle più alte funzioni di governo e l’esercizio dell’azione penale, dovrebbero trovare una copertura costituzionale. Non fosse altro che per la necessità di garantire a norme di tale portata la legittimità che deriva da un ampio e meditato consenso parlamentare. Tutto il contrario di quello che la maggioranza e …

“No Lodo” – Le dichiarazioni di Walter Veltroni

Il Lodo Alfano è legge. Marcia forzata per la Camera dei deputati che ha approvato in tempi record il Ddl sulla sospensione dei processi penali nei confronti delle alte cariche dello Stato. I voti favorevoli al provvedimento sono stati 309, i contrari 236, 30 gli astenuti. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato. Walter Veltroni, a nome del Partito Democratico nel suo intervento finale per le dichiarazioni di voto, bocciando il lodo, ha di nuovo ribadito che si tratta dell’ennesima “legge ad personam”, varata solo per tutelare gli interessi del premier Silvio Berlusconi ”In 48 ore si è discussa ed approvata una legge per una sola persona mentre da 6 anni non è stata approvata una legge per anziani non autosufficienti. Appare singolare che in un paese lento in 48 ore si approva una legge che serve ad una sola persona, dimostrando la distanza con un paese reale”. Sul lodo Alfano, prevede Veltroni, ci saranno problemi di costituzionalità perché la maggioranza, “per la necessità di fare velocemente, non ha scelto la via della legge costituzionale …