Assegno sociale…addio! Il governo taglia sui più deboli
Per colpire gli immigrati ci si scaglia contro anziani e casalinghe. Questo di fatto è il risultato della “leggera” modifica introdotta dall’articolo 20 del Dl 112 – disegno di legge della Manovra economica 2009 – da parte del governo Berlusconi. Una variazione non indifferente ai requisiti minimi per ottenere l’assegno sociale già votato dalla Camera dei deputati. In base al nuovo testo di legge il beneficio dell’indennità sarà concesso solo a chi ha “lavorato legalmente con un reddito almeno pari all’importo dell’assegno sociale, in via continuativa, per almeno dieci anni”. Questo significa che 36mila persone non avranno diritto a nessun assegno in quanto “non lavoratori continuativi”. Questo significa che le casalinghe non sono lavoratrici. Questo significa che gli ultrasessantacinquenni non hanno diritto a sussidi. Questo significa che frati e suore non sono poi così importanti. Questo significa che gli emigranti italiani di ritorno nel Bel Paese resteranno sempre cittadini di serie B. Questo significa cancellare in silenzio i diritti di migliaia di persone della serie “non siamo stati capiti” oppure “siamo stati fraintesi” o anche …