“Dalla scuola alla difesa, Tremonti affila le forbici”, di Mario Sensini
Tutti. «Siete tutti senza portafoglio» aveva detto il ministro dell`Economia ai suoi colleghi nella prima riunione dell`esecutivo appena dopo l`assegnazione degli incarichi. Quindici giorni dopo anche i più ottimisti e inesperti, quelli che avevano creduto in una battuta, per non dire dei veri ministri di spesa, si sono resi conto che Giulio Tremonti non scherzava affatto. Il decreto con la manovra triennale, approvato il 18 giugno scorso dopo appena 9 minuti di discussione, indica 8 miliardi di tagli ai ministeri nel 2009, 8 e mezzo nel 2010 e addirittura più di 15 nel 2011. La sforbiciata è pesantissima, mai vista nè immaginata prima d`ora. Una decurtazione secca del 20% l`anno prossimo, di un altro 20% nel 2010 e del 40,5% l`anno successivo. Roba da far tremare i polsi. Eppure quel giorno, in quei nove minuti, il decreto fu approvato sostanzialmente in bianco. E` il governo del Presidente e di un forte ministro dell`Economia, quindi non stupisce. Così come non sorprende la fatale rassegnazione della squadra di governo. Benché oggi, davanti alle vere cifre dei tagli …