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Chi pensa agli italiani?

“Salgono i prezzi alla produzione del 7,5% – dichiara Walter Veltroni, segretario del PD – frena il mercato dell’auto e la produttività del Paese continua a decrescere. Senza contare la crisi dell’Alitalia, che dopo mesi non ha ancora una soluzione e si prospettano, invece, quattromila esuberi”. Queste dovrebbero essere le priorità del governo, ma questo, sembra “non accorgersi della gravità della situazione ed è preoccupato solo dei problemi del presidente del Consiglio. Noi chiediamo – continua il Segretario del PD – un intervento a sostegno di salari, stipendi e pensioni. E’ questa la vera priorità del Paese e non il lodo Schifani. L’inflazione sale come non accadeva da anni. I prezzi al consumo hanno raggiunto valori che non vedevamo da dodici anni e a salire sono sopratutto quelli del pane, della pasta e dei generi alimentari. Ieri – conclude il leader del PD – ho parlato di un Paese sull’orlo di un tracollo e questi dati confermano quella valutazione”.

Sulla base dei dati pervenuti, l’Istituto nazionale di statistica stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), relativo al mese di giugno 2008, presenti una variazione di più 0,4% rispetto al mese di maggio 2008 e una variazione di più 3,8% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, la più alta dal luglio 1996. In base alla stima, l’indice dei prezzi armonizzato (ovvero mediato con un paniere di prodotti dei 15 Paesi Ue) registra nel mese di giugno una variazione di più 0,5% rispetto al mese precedente e una variazione di più 4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, un risultato in media con quello dei paesi europei. A maggio nell’eurozona l’inflazione era 3,7%; ad aprile 3,3% e a marzo 3,6%.

Il continuo fluttuare del prezzo del petrolio (quotato a 143 dollari al barile) influenza negativamente l’inflazione e ricade a cascata sui prezzi alla produzione e sul costo finale del prodotto. Nessuna sorpresa nello scoprire che è il comparto energetico a determinare questo circolo vizioso di prezzi ed inflazione. L’Italia, ad esempio, a maggio ha fatto registrare un aumento dei prezzi della produzione industriale del 7,5%, un dato così alto non veniva registrato dal 2003. Il costo dei carburanti, delle tariffe energetiche come degli altri beni di consumo sono tutti in rialzo. In particolare: i prezzi dei prodotti alimentari (+6,1% annuo), le tariffe energetiche (+7,2% la voce abitazione) e i carburanti (+6,9% i trasporti) hanno determinato l’impennata dei prezzi e dell’inflazione. Questa continua fluttuazione dei prezzi va inserita all’interno di un quadro di domanda estremamente flebile.

Non va meglio in Europa, dove l’inflazione si è attesta al 4% contro il 3,7% del 2007 (dato annuo registrato in maggio), secondo le stime di Eurostat. Le fluttuazioni dei prodotti petroliferi e delle derrate alimentari si riflettono sui listini al dettaglio; carburanti e altri prodotti energetici sono le componenti più volatili. Al netto di energia e alimentari la crescita dei prezzi è, tuttavia, più moderata (+2,5% a maggio). La media annua del 2007 è stata pari al 2,1%, a fronte del 2,2% nel 2006 e nel 2005; un valore sensibilmente più elevato è previsto, invece, per il 2008 (sopra il 3,5% medio), anche se in contenuta discesa verso il 2% nell’orizzonte del 2009.

PD Network

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