Mese: Giugno 2008

L’On. Ghizzoni: “Buono libro? Sì ma per tutti”

In merito alla proposta del Presidente del Consiglio di concedere buoni libro agli studenti delle scuole cattoliche, trasmettiamo una dichiarazione dell’On. Manuela Ghizzoni, capogruppo PD nella commissione Cultura e Istruzione della Camera   “Nel corso dell’udienza di ieri in Vaticano il Presidente del Consiglio Berlusconi ha accennato alla possibilità di concedere buoni libro agli studenti delle scuole cattoliche per l’intero ciclo dell’obbligo. Nulla da eccepire se questo avviene nell’ambito della legge Berlinguer sulla parità scolastica che già prevede finanziamenti dello Stato a copertura delle spese sostenute dalle famiglie, prioritariamente quelle in condizioni svantaggiate. Se questo vuol dire maggiori risorse a favore di tutti gli studenti per sostenerli nella carriera scolastica, ci sono le condizioni per una discussione che entri nel merito delle questioni. Se invece surrettiziamente si vuole eludere il dettato dell’art. 33 della Costituzione (Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole e istituti di educazione senza oneri per lo Stato) allora i margini per un confronto serio e costruttivo verrebbero a ridursi drasticamente. Il PD è disponibile a una riforma che renda …

“Non chiamarmi zingaro”, di Pino Petruzzelli

Vi segnaliamo un articolo apparso sulla Repubblica delle Donne del 7 giugno tratto dal libro di Pino Petruzzelli, regista, attore e scrittore, che ha collaborato con la Fondazione Fossoli e ha accompagnato gli studenti ad Auschwitz con il treno della memoria.   Da sempre i rom e i sinti sono stati quello che noi avevamo bisogno di vedere in loro. Ora l’incubo, ora il sogno, mai degli esseri umani con le nostre stesse, mille, sfaccettaure. Nell’immaginario collettivo o suonano il violino o sono delinquenti. In tutti e due i casi, nel bene o nel male, falsità. Proiezioni distorte di nostri bisogni che sfociano nel razzismo. Si obbietterà: se lo meritano, gli zingari rubano. È vero, alcuni rom e sinti rubano, come alcuni siciliani sono mafiosi, come alcuni veneti tirano pietre dai cavalcavia, come alcuni professionisti frodano il fisco, ma il fatto che “alcuni” vadano fuori dalle regole non ne sancisce una generale e aprioristica negazione dei diritti. Molti italiani di etnia Rom e Sinta, perché la maggior parte di quelli che vivono nel nostro territorio …

“L’impatto ambientale non c’è più”, di Vittorio Emiliani

Vi proponiamo un interessante  articolo di Vittorio Emiliani che inizia con il pessimo debutto della Ministra Prestigiacomo e conclude con le altrettante contradditorie dichiarazioni del Ministro Bondi in Commissione Cultura   Due bei debutti per il neo-ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo: a livello internazionale è andata a chiedere a nome dell’Italia una riduzione dei parametri fissati a Kyoto contro le emissioni di gas serra, ritenendoli troppo alti per noi; a livello interno ha cancellato per decreto la commissione tecnica per la valutazione dell’impatto ambientale (Via) composta da elementi capaci e quindi «scomodi». Tale cancellazione ha più di un risvolto inquietante. Intanto essa è stata infilata nel decreto legge sui rifiuti, pur essendo materia “assolutamente estranea ai contenuti e ai motivi di necessità e di urgenza che hanno portato alla redazione del decreto legge sui rifiuti” (l’osservazione critica, assai pertinente, è dell’ufficio legislativo del Wwf). Inoltre l’azzeramento tecnico-scientifico è stato motivato, tragicomicamente, col “contenimento della spesa pubblica” poiché riduce da 60 a 50 i componenti della detta commissione tutta da rinominare nei prossimi tre mesi dai nuovi ministri …

“Nucleare sicuro e pulito. Ma ci possiamo credere?” di Pietro Greco

  Mentre il Ministro dello Sviluppo Scajola avverte che il governo italiano non tornerà indietro sulla scelta dell’atomo e la collega Prestigiacomo, Ministra dell’Ambiente, gli fa eco minimizzando l’incidente della centrale slovena, noi proviamo a farci un’idea anche leggendo l’articolo di Pietro Greco.   Non abbiamo corso, in nessun istante, alcun rischio Chernobyl, mercoledì sera in seguito all’incidente registrato presso la centrale nucleare di Krsko, in Slovenia. Né oggi, dopo aver saggiato le capacità di pronto allerta dell’intera Europa, abbiamo alcun motivo realmente nuovo per modificare il nostro giudizio, negativo o positivo che sia, sul rilancio del nucleare civile in Italia. Sono queste, in sintesi, le due valutazioni che possiamo fare a un giorno di distanza dall’allarme lanciato dall’Ecurie (European community urgent radiological information exchange), il sistema di «early warning» che la Ue si è data con la Svizzera e la Croazia) per scambiarsi le informazioni necessarie ad affrontare un’eventuale emergenza nucleare nata in uno dei suoi 27 stati membri.Per portare degli argomenti a sostegno di queste due valutazioni possiamo provare a rispondere ad alcune …

«Dalle aule parlamentari alle aule di scuola – Lezioni di Costituzione»: una bella esperienza, da divulgare

L’iniziativa «Dalle aule parlamentari alle aule di scuola – Lezioni di Costituzione» rappresenta un ottimo progetto educativo e testimonia come la scuola pubblica italiana sia in grado di assolvere alla funzione educativa di preparare i giovani a essere cittadini responsabili e consapevoli. L’iniziativa è stata promossa lo scorso anno dall’allora ministro Fioroni, per fare avvicinare gli studenti alla nostra Carta Costituzionale e ai valori in essa sanciti (in questo primo anno vi hanno preso parte circa 300 tra ragazzi e insegnanti, in rappresentanza di 60 istituti di istruzione superiore delle diverse Regioni). Nel corso dell’esperienza, gli articoli della Costituzione sono diventati uno strumento didattico, per educare i ragazzi all’esercizio dei diritti e dei doveri, alla legalità, alla convivenza civile, all’interculturalità e all’integrazione. I progetti, realizzati con l’uso di linguaggi espressivi diversi, rappresentano l’approdo a cui sono giunti gli studenti dopo il loro “viaggio” nella nostra Costituzione. Insomma, una bella esperienza. Purtroppo i mezzi di informazione non hanno dato conto dell’iniziativa e dei suoi felici esiti: sarebbe invece stato utile, per far sapere al Paese che …

«Precari da favola», di Massimo Gramellini

Questa è la storia più avvincente del mondo. Dieci ricercatori italiani hanno realizzato un telescopio rivoluzionario che la Nasa manderà in orbita mercoledì prossimo da Cape Canaveral. A Houston lo chiamano Tiger Team, Squadra della Tigre: ragazze e ragazzi intorno ai 30 anni, laureati a Pisa in Fisica nucleare. Giovani, ottimisti, consapevoli di aver scelto un mestiere stupendo e di esportare la faccia sorridente dell’Italia. Il loro stipendio? 950 euro al mese. Questa è la storia più avvilente del mondo. Un mondo dove un fisico nucleare che realizza telescopi per la Nasa guadagna 950 euro al mese, mentre quel manager telefonico che parlava per frasi fatte confondendo Waterloo con Austerlitz ne prende cento volte tanto. Il problema contro cui si sta inchiodando il liberismo è che non collega il salario al talento e all’impegno del lavoratore, ma alla commerciabilità del prodotto. E’ giusto che i compensi li faccia il mercato. Ma in questo mercato senza regole prevalgono sempre le pulsioni più basse: sesso, calcio, tv, cellulari. Il fisico dei telescopi guadagna cento volte meno del …

«Il marketing ideologico», di Gad Lerner

Fare pulizia. Adoperando il decreto sicurezza come un omnibus, o meglio come una ramazza simbolica: lavaggio notturno delle strade, così, all´ingrosso, facciamogliela vedere; smaltendo tutti insieme negli stessi raccoglitori gli accattoni e i rom, i clandestini e adesso pure le prostitute. Potevano mancare le prostitute? Solo così il cittadino medio potrà essere saziato al più presto nelle aspettative di sicurezza, moralità, italianità che hanno determinato il successo elettorale del centrodestra. Con apposito emendamento a una legge del 1956, i relatori del decreto governativo chiedono che le prostitute vengano inserite tra le “persone pericolose per la sicurezza e la pubblica moralità”. Come tali soggette a diffida e foglio di via del questore, se trovate a delinquere fuori dai luoghi di residenza. Non essendo oggi vigente in Italia il reato di prostituzione di strada, tale norma appare di dubbia applicazione. Tanto più in un paese che conta milioni di consumatori dell´amore mercenario senza però averne mai regolamentato norme, spazi, tutele che limitino lo sfruttamento delle donne e l´esibizione volgare del commercio. Ma che importa? Come nel caso …