Mese: Giugno 2008

Enrico Berlinguer e la questione morale

Per ricordare Enrico Berlinguer a 24 anni dalla scomparsa è utile rileggere l’intervista che rilasciò a Eugenio Scalfari, il 28 luglio 1981. «La passione è finita? Per noi comunisti la passione non è finita. Ma per gli altri? Non voglio dar giudizi e mettere il piede in casa altrui, ma i fatti ci sono e sono sotto gli occhi di tutti. I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune. La loro stessa struttura organizzativa si è ormai conformata su questo modello, e non sono più organizzatori del popolo, formazioni che ne promuovono la maturazione civile e l’iniziativa: sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con un “boss” e dei “sotto-boss”. La carta geopolitica dei partiti …

Il PD vota contro il decreto su “Alitalia”: Bersani ne spiega le ragioni

Pubblichiamo il resoconto stenografico della dichiarazione di voto finale pronunciata dall’on. Bersani, per il gruppo del PD, sul decreto “Alitalia”, approvato stamattina alla Camera. Signor Presidente, cari colleghi, in questa vicenda vi sono troppo fatti e troppo gravi perché si possano sprecare parole. Starò, quindi, sui fatti certificati e dimostrabili. Nel 2001, anno di passaggio di consegne dal centrosinistra al centrodestra, l’Alitalia valeva 8,5 euro ad azione. Nel 2006, passaggio di consegne dal centrodestra al centrosinistra, Alitalia vale 1 euro ad azione. In quei cinque anni, con l’azionista di centrodestra, il presidente di Alitalia di centrodestra e il presidente di SEA di centrodestra, sono avvenute le seguenti tre cose: il crollo dei conti di Alitalia nonostante le ricapitalizzazioni; la rinuncia, nel 2003, all’accordo con Air France e KLM, che è stato l’ultimo treno vero su cui poteva saltare il nostro aereo; la crescita dello squilibrio anarchico del sistema aeroportuale del nord e la mancata applicazione della clausola, trattata con l’Unione europea, che avrebbe consentito al Governo italiano, dopo un anno dal primo trasferimento dei voli, …

Interpellanza delle deputate Pd sul taglio al fondo contro la violenza alle donne. Le on. De Biasi e Lenzi: “dalla Carfagna parole vuote e improvvisate”

“Le parole usate dalla Carfagna per rispondere alla nostre puntuali richieste sulle politiche di contrasto alla violenza sulle donne sono vuote e improvvisate”. Lo dichiarano Emilia De Biasi, segretario di Presidenza alla Camera e Donata Lenzi a nome di tutte le deputate del Pd che hanno sottoscritto una interpellanza parlamentare sul taglio dei 20 milioni di euro del fondo contro la violenza sulle donne, alla quale la ministra ha dato risposta ieri mattina nell’Aula di Montecitorio. “In una situazione di ristrettezza finanziaria, com’è quella del nostro paese, come si può sostenere che un taglio così significativo non inciderà sull’azione del governo? Azzerare il fondo – proseguono le deputate – equivale invece ad una ritirata nella lotta contro la violenza sessuale ed è preoccupante che il ministro non se ne renda conto. La verità è che anche nell’esecutivo c’è chi prova vergogna per come Tremonti ha raschiato il barile per finanziare il taglio dell’Ici”. “Magari ci fossero tutti i soldi sciorinati questa mattina dalla Carfagna! – commentano le deputate – purtroppo però quei fondi non ci …

Troppa burocrazia, associazioni escluse dal cinque per mille

Interrogazione degli On.li Ghizzoni e Miglioli al Ministro Tremonti: “Che fine hanno fatto le centinaia di migliaia di euro assegnate loro da circa 12 mila contribuenti?” Sono una ventina le associazioni modenesi escluse dal beneficio del 5 per mille per colpa della burocrazia. Che fine hanno fatto quelle centinaia di migliaia di euro assegnate a loro da circa 12 mila contribuenti? E’ quanto chiedono gli onorevoli Manuela Ghizzoni e Ivano Miglioli del PD in un’interrogazione al ministro Tremonti. “Sono tanti – spiegano i due parlamentari – i casi di associazioni meritevoli che si vedono negare il contributo esclusivamente per meri vizi di forma, riguardanti, oltretutto, informazioni già in possesso dell’amministrazione richiedente. Caso emblematico è quello dell’associazione Angela Serra, impegnata nella ricerca sul cancro, che si è vista negare un contributo di 273 mila euro perché mancava la copia di un documento d’identità. In questo modo la burocrazia ha semplicemente cancellato la volontà di tutti quei contribuenti che nella dichiarazione dei redditi per il 2006 hanno scelto di devolvere all’associazione il 5 per mille. “La farraginosità e …

“Scuola, le linee del governo sono fumose”. ll commento dell’on. Ghizzoni all’audizione del ministro Gelmini

“Le linee programmatiche del ministro Gelmini sono fumose e contraddittorie”. Lo dice Manuela Ghizzoni, capogruppo del Pd in Commissione Cultura alla Camera al termine dell’audizione del ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini. “Al di là della mera enunciazione di principi – continua – non c’è traccia di come dare attuazione al suo programma né riferimenti concreti sulle risorse che il governo intende stanziare a favore dell’istruzione. A pochi giorni dalla presentazione del Dpef, ci attendevamo qualcosa di molto più preciso”. “Per di più, sono troppi i temi su cui il ministro non spende neanche una parola. Penso alla non più rinviabile questione della immissione in ruolo degli insegnanti precari, su cui il governo Prodi era stato chiaro ed efficace e dal cui esito dipende la continuità didattica nelle scuole oltre che un riconoscimento al lavoro degli insegnanti. E poi, come può il ministro non dire nulla sulle linee guida per l’innalzamento dell’obbligo scolastico a 16 anni? Nè proferire verbo sull’introduzione della istruzione tecnica e professionale all’interno dell’ordinamento della scuola superiore, il cui regolamento attuativo dovrebbe essere approvato …

“Mai più donne mutilate” l’Egitto vieta l’infibulazione, di Francesca Caferri

ROMA – Le mutilazioni genitali femminili in Egitto sono reato: lo stabilisce una legge approvata sabato dal Parlamento, allargando il provvedimento dello scorso anno che già vietava la pratica negli ospedali e nelle cliniche private del paese. La nuova legge è parte di un pacchetto di provvedimenti per l’infanzia che fra l’altro innalza l’età minima per contrarre matrimonio da 16 a 18 anni e consente alle madri di registrare i figli sotto il proprio nome. Arriva dopo una lunga battaglia che in Parlamento ha visto i rappresentanti dei Fratelli musulmani – che sono il maggiore gruppo di opposizione ma risultano registrati come indipendenti – battersi contro il governo: secondo il partito islamico le nuove norme “minano i fondamenti della famiglia egiziana”. In base alla nuova normativa l’escissione (l’ablazione parziale o totale degli organi genitali esterni femminili) è punibile con una pena da tre mesi a due anni di reclusione o con una multa compresa fra 1.000 e 5.000 lire egiziane (fra 118 e 590 euro). La nuova legge tuttavia non può essere considerata una vittoria …

Intercettazioni, coro di proteste. Veltroni: “Fondamentali per contrastare ogni attività illegale”

Continua la polemica sulle intercettazioni. Dopo le proteste lanciate dall’Associazione Nazionale Magistrati, anche all’interno della maggioranza ci sono dubbi sulle decisioni del premier Berlusconi. Ancora una volta a sollevare perplessità c’è l’opposizione. Una posizione appoggiata dal sindacato dei giornalisti, che si dice pronto ad ogni azione per contrastare il progetto del governo in nome del diritto all’informazione. “Le intercettazioni sono uno strumento insostituibile per le indagini non solo contro la criminalità organizzata e il terrorismo, ma contro l’usura, la criminalità economica, il riciclaggio, gli omicidi, i sequestri, la pedofilia”, così il segretario del sindacato delle toghe, Giuseppe Cascini, intervistato da Sky Tg24. Ed ha precisato: “senza le intercettazioni telefoniche, l’azione di contrasto nei confronti del crimine diventa più debole e più difficile”. Questa la dichiarazione della magistratura in merito all’intezione del governo Berlusconi di introdurre il veto alle intercettazioni telefoniche, a partire dal prossimo Consiglio dei ministri, escludendo quelle che riguardano la criminalità organizzata e il terrorismo. Ieri il segretario del PD, Walter Veltroni, ha apertamente dichiarato: “Con i limiti che il governo dice di …