Giovedì scorso sono stati approvati dal Consiglio dei Ministri due disegni di legge che, per diventare norme dello Stato, dovranno essere approvati dai due rami del Parlamento: il primo inasprisce le pene per le violenze sessuali, il secondo introduce il reato di stalking (atti persecutori e molestie insistenti).
Nessuno nega la assoluta necessità di introdurre il reato di molestie e persecuzione nel nostro ordinamento penale e di far fronte al complesso tema della violenza sessuale, ma va ribadito che, nei testi presentati dai ministri Carfagna e Alfano, non sono affrontati i temi della prevenzione e del sostegno alle vittime, a differenza di quanto previsto dal disegno di legge Pollastrini-Mastella, presentato nella precedente legislatura. Compito delle parlamentari e dei parlamentari del Partito Democratico sarà quello di migliorare i contenuti di questi nuovi disegni di legge, attraverso la proposta di emendamenti specifici: oltre all’inasprimento delle pene, bisogna anche prevedere interventi che sostengano e diffondano la cultura del rispetto della donna.
La violenza alle donne è stato oggetto di discussione al Senato, in occasione del pacchetto sicurezza: a tale proposito si pubblica la nota delle senatrici del Partito Democratico che evidenziano come, su un argomento così delicato e urgente, il Governo abbia dato prova di ferrea “incoerenza”.
Nella discussione di ieri, 17 giugno, al Senato sul cd. “Pacchetto sicurezza” (Disegno di Legge di conversione del Decreto Legge n. 92/08) la maggioranza ha respinto e bocciato una serie di emendamenti dei senatori del PD (e dell’IdV) che miravano ad inserire nella norma interventi di miglioramento e promozione della sicurezza delle donne (e dei minori), mentre ha approvato gli emendamenti “Berselli- Vizzini” che
– sospendono i processi penali relativi a fatti commessi fino al 30.06.2002, che non rientrino nelle fattispecie suddette
– determina la sospensione di ca. 100.000 processi (dati ANM ed altri) fra cui quelli per: stupro, violenza sessuale e violenza privata (se non aggravati); aborto clandestino; sfruttamento della prostituzione; detenzione di materiale pedo-pornografico; maltrattamenti in famiglia, molestie.
Mentra in aula si procedeva a colpi di maggioranza in tal senso, il Governo. in un Consiglio dei Ministri della durata di 35 minuti (sic!) ha approvato 7 provvedimenti, tra decreti e Disegni di Legge, fra cui, su proposta Alfano-Carfagna “Misure contro gli atti persecutori” e “Misure contro la violenza sessuale”: tali disegni di Legge risultano ricalcare gli emendamenti del Pd bocciati ieri in aula e i Disegni di Legge che erano già stati presentati dalle parlamentari della maggioranza nella precedente legislatura!
In aula abbiamo definito tale comportamento contradditorio fino alla schizofrenia e giustificabile solo da un “narcisismo politico” (cit. Casson) senza pari: l’iter dei DDL sarà naturalmente assai più lungo di quello del DDL di conversione attualmente in discussione e, quindi, l’effettiva messa in atto del loro portato è “rinviata a data da destinarsi”
Fra le proposte dell’opposizione Pd e Idv in particolare sono stati bocciati:
• l’emendamento che inaspriva (fino a 20aa, in rapporto alla gravità) le pene per maltrattamenti contro congiunti (conviventi o meno), conviventi e persone collegate da relazioni affettive anche se non conviventi, nonchè – più in generale- le cd. “violenze in famiglia”;
• l’emendamento che istituisce il reato di “atti persecutori” (cd. stalking)
• l’emendamento che inaspriva le pene per le organizzazioni e/o i singoli che organizzano e sfruttano il “traffico” di immigrati clandestini, in particolare se le azioni coinvolgono minori;
• l’emendamento che prevedeva il rilascio del permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale per i soggetti (che sappiamo essere soprattutto donne e minori) sottoposti a violenze in ambito familiare o minacciati a qualunque titolo;
• l’emendamento che prevedeva il rilascio del permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale per i soggetti per lavoratori stranieri irregolari gravemente sfruttati.
La schizofrenia ( o l’assoluta priorità rivestita dalle norme “ad personam”) è, comunque, confermata anche da altri effetti dell’emendamento di sospensione dei processi: i cui effetti ricadranno, infatti, anche sui reati – commessi prima della data indicata – di:
– rapina, furto in appartamento, furto con strappo;
– detenzione di documenti falsi validi per l’espatrio
– ricettazione e vendita di prodotti con marchi contraffatti
– immigrazione clandestina (sic!)
– etc.
per non dire della corruzione, concussione, reati societari, frodi, etc, etc
Pare che – da questo pur sintetico quadro – appaiano piuttosto chiaramente le motivazioni per sollecitare l’attenzione dei cittadini in generale e delle donne in particolare sull’azione del Governo e della maggioranza.”
1 Commento