«Il marketing ideologico», di Gad Lerner
Fare pulizia. Adoperando il decreto sicurezza come un omnibus, o meglio come una ramazza simbolica: lavaggio notturno delle strade, così, all´ingrosso, facciamogliela vedere; smaltendo tutti insieme negli stessi raccoglitori gli accattoni e i rom, i clandestini e adesso pure le prostitute. Potevano mancare le prostitute? Solo così il cittadino medio potrà essere saziato al più presto nelle aspettative di sicurezza, moralità, italianità che hanno determinato il successo elettorale del centrodestra. Con apposito emendamento a una legge del 1956, i relatori del decreto governativo chiedono che le prostitute vengano inserite tra le “persone pericolose per la sicurezza e la pubblica moralità”. Come tali soggette a diffida e foglio di via del questore, se trovate a delinquere fuori dai luoghi di residenza. Non essendo oggi vigente in Italia il reato di prostituzione di strada, tale norma appare di dubbia applicazione. Tanto più in un paese che conta milioni di consumatori dell´amore mercenario senza però averne mai regolamentato norme, spazi, tutele che limitino lo sfruttamento delle donne e l´esibizione volgare del commercio. Ma che importa? Come nel caso …