Mese: Maggio 2008

Botta e risposta tra Di Pietro e Fini: solo una “gaffe” del Presidente?

Le cronache politiche della giornata di ieri – dedicata alla fiducia del Governo Berlusconi quater – hanno riportato la notizia della gaffe compiuta dal Presidente della Camera Fini nei confronti dell’on. Di Pietro. Da parlamentare esprimo un giudizio più severo: sarebbe infatti molto grave se l’episodio fosse foriero dello stile che caratterizzerà la Presidenza di Fini. Di Pietro avvia la sua dichiarazione di voto di sfiducia con riferimento all’offerta ricevuta da Berlusconi nel 1994 di ricoprire la carica di Ministro dell’Interno, prosegue poi alludendo ai trascorsi giudiziari del Presidente del Consiglio. La maggioranza reagisce con proteste sempre più vibranti, mano a mano che Di Pietro procede nel suo intervento, tanto da determinare più interruzioni del discorso (rinvio al resoconto stenografico, che registra le parole pronunciate ma non può tener conto della intonazione delle voci, dell’indistinto rumoreggiare, della lunghezza delle pause, della tempestività delle reazioni). È compito del Presidente della Camera garantire ai deputati di esprimere la propria opinione in Aula, senza che commenti e intemperanze verbali dei colleghi, che siedono sui banchi opposti, ne compromettano …

Una democrazia che funzioni

Dichiarazione di voto sulla fiducia al governo Berlusconi. Intervento del segretario del Partito Democratico Walter Veltroni «Piero Calamandrei, uno dei padri fondatori della nostra Costituzione, scrisse che «il regime parlamentare non è quello dove la maggioranza ha sempre ragione, ma quello dove sempre hanno diritto di essere discusse le ragioni della minoranza», e aggiungeva: «quest’ultima, a sua volta, deve avere rispetto per la legittimità elettorale della maggioranza e la legittimità costituzionale del Governo». Il diritto dell’opposizione e il rispetto della legittimità della maggioranza sono l’anima di una democrazia che funzioni. Questo Parlamento, nel Novecento, ha conosciuto tragicamente un tempo in cui veniva negato il diritto di opporsi. Da allora, al prezzo di sacrifici e di dolore, il nostro Paese ha fatto davvero molta strada e in questi mesi credo abbia accelerato la sua corsa verso la possibilità di essere una salda e ben funzionante democrazia europea. Rivendico al Partito Democratico il merito di aver introdotto ragioni profonde di discontinuità, rispetto ad un Paese che soffriva di una duplice e grave malattia: l’esasperata frammentazione politica e …

Per Moro, di Alberto Melloni

Per gentile concessione dell’autore, professor Alberto Melloni – docente di Storia contemporanea presso l’Università di Modena e Reggio – pubblichiamo la traccia dell’intervento tenuto a Modena il 10 maggio scorso, in occasione della commemorazione del “Giorno della memoria per le vittime del terrorismo”, promossa dalla Provincia di Modena. Si tratta di un testo importante e utile per comprendere come la strategia della tensione, la lotta armata dei terroristi e, infine, il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro abbiano segnato profondamente le vicende italiane, tanto da dirottarne gli esiti verso approdi inediti (rispetto a quelli previsti dai protagonisti di allora, come Moro stesso e Berlinguer) e di cui ancora oggi portiamo le conseguenze. Melloni pone al centro del proprio discorso – che non è meramente storiografico – il lungimirante disegno politico e la figura di Moro, cioè della “vittima” per eccellenza di quella stagione, il cui  pensiero, negli ultimi trentanni, è stato sovrastato sia dalle parole dei carnefici, sovente intervistati e spesso autori di memorie, sia dalla pelosa curiosità per l’aspetto “noir” del sequestro, del quale …

Giuseppe Pizza nominato sottosegretario all’Istruzione, Università e Ricerca

Dopo la nomina di Mariastella Gelmini a Ministro (ma di professione avvocato), ci si sarebbe aspettata quella di sottosegretari dal profilo tecnico (e non puramento politico), stante le sfide che attendono il sistema scolastico e quello universitario e in considerazione del loro ruolo strategico per lo sviluppo del Paese. Da poche ore è sottosegretario Giuseppe Pizza: da Wikipedia pubblichiamo la sua biografia e, a meno di vistose lacune da parte dei compilatori della voce enciclopedica, una domanda sorge spontanea: ma che c’azzecca con Istruzione, Università e Ricerca? «Giuseppe Pizza e’ nato a Sant’Eufemia d’Aspromonte il 21 dicembre del 1947. Ha svolto fin da giovane attivita’ politica all’interno della Democrazia cristiana storica: e’ stato delegato nazionale del movimento giovanile dal 1969 al 1975, e’ stato componente della direzione nazionale e della giunta esecutiva con le segreterie politiche rette da Arnaldo Forlani prima e da Amintore Fanfani poi. È giornalista pubblicista. In seguito alla fine dell’esperienza politica della Dc, nel 1994, e’ stato tra quelli che hanno portato avanti, seguendo l’iniziativa di Flaminio Piccoli, il movimento politico …

L’intervento dell’Unione Vittime per stragi nel “Giorno della memoria”, censurato dalla RAI

Dall’Associazione Due Agosto, a nome delle Associazioni che aderiscono all’Unione Vittime per stragi, riceviamo e volentieri pubblichiamo il testo dell’intervento letto dal Presidente Bolognesi in occasione della commemorazione del “Giorno della memoria” delle vittime del terrorismo, svoltasi al Quirinale il 9 maggio scorso, alla presenza del Presidente della Repubblica (clicca qui per leggere il discorso del Presidente Napolitano e avere altre notizie sulla cerimonia), e che a RAI non ha ripreso, spingendo l’Unione delle Vittime per Stragi a parlare di “censura” . «Questo intervento è il frutto di una riflessione dell’Unione Vittime per Stragi che comprende le associazioni delle vittime delle stragi: di Piazza Fontana di Milano del 12 dicembre del 1969, di Piazza della Loggia di Brescia del 28 maggio 1974, del Treno Italicus del 4 agosto del 1974, della Stazione Centrale di Bologna del 2 agosto 1980, del Treno Rapido 904 del 23 dicembre 1984, di Via dei Georgofili di Firenze del 27maggio 1993. L’istituzione di una giornata per ricordare le vittime del terrorismo e delle stragi, voluto con determinazione dai familiari delle …

LA SICUREZZA? UNA NOSTRA PRIORITÀ’ MA ATTENZIONE A RINCORRERE LA DESTRA

pubblichiamo un contributo di Simone Tosi (www.simonetosi.it) Il tema sicurezza è stato uno dei responsabili della nostra sconfitta, perchè non riusciamo ad essere percepiti come credibili nel dare risposte su questo problema. Qui non voglio riprendere analisi e lunghi editoriali, perchè ritengo che su questo tema, si sia già versato troppi inchiostro, o battute troppe lettere. Non si dà maggiore sicurezza solo con più polizia, con più arresti, queste sono azioni e pratiche, sicuramente utili nel dare una prima risposta, ma non sufficienti nel contrastare un fenomeno. Non possiamo dimenticare che il nostro vero problema è la facilità per i delinquenti di uscire dal carcere, o evitarlo del tutto per lungaggini e per vizi formali. Credo, che solo riformando la Giustizia, alleggerendo il lavoro dei magistrati sui piccoli reati, si possa favorire una maggiore celerità nei diversi gradi di giudizio per i reati gravi. E’ inammissibile che per arrivare ad una condanna definitiva possano passare tal volta, ma non di rado, più di 10 anni. Quindi non sarà solo appesantendo le pene che risolveremo il …

Bersani: “Un errore rifare le correnti usciamo dai recinti e rimescoliamo tutto”

Intervista a Pierluigi Bersani di Goffredo De Marchis, Repubblica 11 maggio 2008 Massimo D’ Alema dice che ci sono sempre state, non le ha inventate lui. Ma a Pierluigi Bersani non piacciono: «Altro che correnti, qui dobbiamo uscire dai nostri recinti e rimescolare tutto». Da venerdì Bersani è il nuovo ministro ombra dell’ Economia per il Partito democratico e soprattutto è entrato nel coordinamento, la vera cabina di regia. è stato fra i più critici con Walter Veltroni sulla politica delle alleanze e sulla scelta dei capigruppo. Adesso le sue parole d’ ordine sono: «Libertà di confronto e solidarietà». è più importante stare nel governo ombra o nell’ ufficio politico del Pd? «Noi abbiamo adesso bisogno di rafforzare il progetto. è importante perciò che ci siano dei punti di riferimento per il profilo organizzativo e identitario, assieme alla struttura dei segretari regionali, dove ognuno sta con la propria libertà di pensiero ma in nome di uno sforzo comune». è un antidoto al correntismo o una sua versione aggiornata? «Nella fisiologia di un partito, il confronto …