«Fattore D, non lasciate sola Emma», di Maurizio Ferrera
Che la prima presidente donna di Confindustria mostrasse sensibilità verso il lavoro delle donne era quasi scontato. Nel suo discorso di insediamento Emma Marcegaglia ha però dato un segnale più forte del previsto. L’Italia sembra aver rinunciato «a quella grande risorsa che è l’occupazione femminile». Così facendo «si bruciano enormi potenzialità»: ne risentono il tasso di crescita dell’economia, il benessere delle famiglie, il ricambio demografico. «Dobbiamo avere più donne al lavoro e un welfare più a favore della famiglia e dell’infanzia»: il monito è stato forte e chiaro, è nata una Confindustria women friendly non solo nell’organigramma, ma anche nelle strategie programmatiche. E’ una bella novità, ma adesso occorre passare rapidamente dalle parole ai fatti: altrimenti ci supera anche Malta, l’unico Paese della Ue in cui l’occupazione femminile sia più bassa che in Italia. Nei prossimi mesi governo e Parlamento saranno chiamati a prendere importanti provvedimenti di politica economica. Dovrà essere innanzitutto convertito in legge il decreto appena varato sulla detassazione di straordinari e premi di produttività. Molti commentatori hanno messo in luce i possibili …