Rifiuti, sicurezza, fisco, salari e mutui sono stati i temi trattati dal primo Consiglio dei Ministri operativo che si è svolto a Napoli. Più ombre che luci: questo il giudizio espresso dal PD. In una conferenza stampa congiunta, tenutasi presso la Sala Stampa della Camera dei deputati, hanno preso parola i ministri ombra competenti, che hanno espresso il loro giudizio su ogni singolo provvedimento.
Vi proponiamo, di seguito, una sintesi dei commenti espressi dagli esponenti del PD riguardo ai provvedimenti principali presi dal governo.
Pacchetto fiscale – Abolizione dell’Ici
Pier Luigi Bersani (Economia)
“La manovra così non va bene per noi. Poi in Parlamento si combatterà sulla base di quelle che noi riteniamo le priorità cioè il potere d’acquisto dei cittadini”. Pierluigi Bersani, ministro ombra dell’economia del PD, boccia le misure economiche varate nel primo Consiglio dei Ministri. “Noi non siamo contro l’abolizione dell’Ici – evidenzia Bersani – visto che il governo Prodi ne ha abolito la metà ma non ci sembra la priorità in un quadro di misure in cui di fatto c’è solo questo”. Quanto alla detassazione degli straordinari il PD è, sostiene Bersani, “disponibilissimo ma dentro una manovra complessiva sul potere d’acquisto dei cittadini che è di fatto ignorato dal governo”.
Intervento sui salari – Detassazione degli straordinari
Enrico Letta (Welfare)
“Il giudizio è sospeso”. Enrico Letta, minstro ombra del PD per lo Sviluppo, non si sbilancia sulle decisioni prese dal Cdm a Napoli a favore dei salari. “Se quello annunciato è l’unico intervento del governo diamo un giudizio deludente perché si premiano poche categorie di lavoratori. Se invece si tratta del primo di una serie di interventi, a favore soprattutto di lavoratori dipendenti e donne, allora il giudizio sarebbe positivo. Il nostro voto è legato agli impegni che il ministro prenderà per i passi successivi. Ogni riduzione delle tasse sul lavoro è positiva, per questo tra quello che ha annunciato il governo ci sono elementi positivi. Ma noi restiamo favorevoli ad una valorizzazione dei premi di produttività rispetto agli straordinari, perché vengono premiate più categorie di lavoratori e, soprattutto, non vengono danneggiate le donne”.
Emergenza rifiuti – Carcere per chi viola i siti, Bertolaso sottosegretario
Ermete Realacci (Ambiente)
“Se la nomina di Bertolaso segna la volontà di un rapido rientro ad una politica ordinaria sui rifiuti in Campania noi siamo d’accordo. Dopo 14 anni, è evidente che la gestione commissariale è fallita, con un notevole esborso di denaro pubblico, sono stati spesi circa 4mila miliardi di vecchie lire senza risolvere nulla. L’uso dell’esercito annunciato dal governo potrebbe servire più che per l’ordine pubblico a mettere in sicurezza i siti e la loro operatività, ma anche per evitare interferenze dalla magistratura”. Perchè, ha ricordato, in questi anni molti impianti in costruzione sono stati sottoposti a “sequestro giudiziario a causa di semplici difetti di notifica”. Insomma, “come misura di emergenza” per Realacci “funziona” anche quella dell’uso dell’esercito a difesa degli impianti.
Pacchetto sicurezza – Sì al reato di clandestinità, norme per lotta alla mafia e alla contraffazione
Marco Minniti (Interno)
“Leggeremo il provvedimento sulla sicurezza nel dettaglio ma da una prima valutazione ho riscontrato che gran parte delle questioni poste sono già contenute ai limiti del dettaglio nel pacchetto Amato”. Minniti esprime però “dissenso” sull’introduzione attraverso il disegno di legge, del reato di immigrazione clandestina, misura che “appare – sottolinea l’esponente del PD – più come una bandiera politica che come un provvedimento in cui si crede e per noi questa misura rischia di essere inefficace e fortemente controproducente”. Minniti ha quindi elencato le misure varate dal governo che hanno “rispondenza” con il pacchetto Amato, tra le quali i poteri ai sindaci, l’impegno contro la mafia, la banca dati del dna, le misure sulla sicurezza urbana e contro lo sfruttamento dei minori. Dissenso invece sull’introduzione del reato di immigrazione clandestina. “Noi siamo dell’idea che – osserva Minniti – la lotta ai clandestini va fatta in modo severo ma mettiamo in discussione lo strumento da usare anche se è vero che si è scelta la strada del disegno di legge che ci permetterà di discuterne in Parlamento”. L’introduzione del reato rischia per il PD di fare di tutta un’erba un fascio tra clandestini che lavorano e clandestini che delinquono con il rischio di ingolfare l’attività dei tribunali e le carceri. “Noi siamo per la lotta ai clandestini – evidenzia l’esponente del PD – su due presupposti: l’espulsione effettiva dei clandestini che delinquono e integrare chi è qui per lavorare. Si parla molto del modello spagnolo e questa è una delle chiavi del modello spagnolo”.
Lanfranco Tenaglia (Giustizia)
“Accolgo con piacere il fatto che molte delle norme varate oggi dal governo in materia di sicurezza siano state reperite dal Dl Amato”. Tuttavia, osserva Tenaglia in conferenza stampa, “era meglio intervenire sull’allungamento dei termini di prescrizione piuttosto che aumentare a dismisura le pene”. Per Tenaglia, infatti, “sarebbe necessario intervenire sull’aumento dei termini di prescrizione per renderli omogenei alla durata del processo”. Infine, quanto al reato di immigrazione clandestina, Tenaglia mette in guardia dal rischio che presenti “profili di incostituzionalità” e che bisogna verificare se è “in conformità con le norme internazionali e con la convenzione europea sui diritti umani”.