A proposito delle gravissime dichiarazioni rilasciate da Marcello dell’Utri sulla riscrittura dei libri di storia, annunciate con preoccupata tempestività anche dal nostro sito, i professori Mauro Ceruti e Valerio Onida hanno redatto la seguente dichiarazione, che ho sottoscritto convintamente.
«Che i “libri di storia” possano essere “revisionati” per volontà di uno schieramento politico che vinca le elezioni, come propone il sen. Dell’Utri per il caso di vittoria della sua parte, la dice lunga sulla concezione della democrazia e della cultura che questa parte coltiva. La storia la fanno gli storici, non le maggioranze parlamentari. Dell’Utri vorrebbe liberare i libri di storia dal “condizionamento” della “retorica della Resistenza”. Ma la Resistenza è parte fondamentale e ineliminabile della nostra storia, è la vicenda che ha consentito di riscattare l’onore dell’Italia dopo l’esperienza fascista. Il fascismo non è stato solo un regime autoritario, era un regime basato sul rifiuto dei principi fondanti del costituzionalismo europeo, liberale, democratico e sociale. Questi hanno costituito invece il terreno su cui è nata, da una volontà unitaria, la Costituzione repubblicana. Sarebbe drammatico se dovessimo allontanarci non solo dalle radici della nostra esperienza repubblicana, ma dallo spirito e dalle ragioni di essere più profonde della Costituzione».