“Abbiamo assoluto bisogno di un Paese che si impegni in materia di risparmio energetico e sviluppi nuove tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili”. Walter Veltroni, intervenendo a Taranto, lancia il progetto del PD sul tema energia e ambiente. Un piano che da una parte si concentra sulla promozione di nuove fonti di energia, e dall’altra spinge sulla necessità di mutamenti negli stili di vita dei cittadini, al fine di favorire uno sviluppo sempre più compatibile con un virtuoso rapporto tra attività umane e condizione climatica del pianeta.
“Abbiamo bisogno di riconvertire le nostri fonti di energia – ha sottolineato Veltroni – e per fare questo ci vogliono scelte coraggiose e radicali, serve una nuova spinta, una concezione moderna del termine ambientalismo. Non abbiamo bisogno del no a tutto. Serve un grande piano di incentivazione all’uso di pannelli solari, che consenta, in pochi anni, di alimentare tutti gli edifici pubblici con energia solare. E in un paese come l’Italia, sfruttare il sole non dovrebbe rappresentare un problema…”.
Non solo, “occorre ridurre gli imballaggi degli oggetti che compriamo, dobbiamo cambiare le lampadine che usiamo con quelle a basso consumo energetico, dobbiamo cambiare abitudini e comportamenti. Dobbiamo portare a termine un ciclo moderno di rifiuti, come succede in tutti gli altri paesi europei”. Tutte cose che in Italia non è ancora stato possibile realizzare, proprio a causa della politica del “no” dei veti, dei conservatorismi e della paura. “tutti hanno paura dei cambiamenti – ha detto il leader del PD – ma noi dobbiamo imparare a governarli i cambiamenti. E per farlo abbiamo dalla nostra parte la scienza, non bisogna avere paura della scienza. E non bisogna credere e a chi dice che prima si stava meglio. Non è vero, abbiamo fatto grandissimi passi in avanti, e ora dobbiamo proseguire”. E in questo contesto, “la riconversione ambientale dell’economia è una delle grandi realtà con cui fare ripartire il Pil”.
Un impegno, quello sottolineato da Veltroni, che il Partito Democratico si è assunto fin dal momento della sua nascita e che può essere riassunto con lo slogan “L’ambientalismo del fare”. Un concetto, questo, che viene ribadito nelle piazze e d’Italia in occasione della “Giornata del Sole”, con una serie di iniziative di sensibilizzazione, promosse direttamente sul territorio, per illustrare alla gente le proposte del PD in materia in tema di energia, di ambiente e di lotta ai cambiamenti climatici.
“Per noi – ha spiegato il responsabile Ambiente Roberto Della Seta – la tutela e la valorizzazione dell’ambiente, in particolare l’obiettivo riassunto dallo slogan ‘rottamare il petrolio’, puntando sulle fonti rinnovabili e sull’efficienza energetica, non solo è per l’Italia la via obbligata dettata dal Protocollo di Kyoto e dalle scelte dell’Unione europea per ridurre le emissioni di gas climalternati, ma è anche una delle strade principali per promuovere l’innovazione tecnologica, la creazione di nuova occupazione e per abbassare i costi energetici delle famiglie e delle imprese”.
Risparmio energetico e uso di fonti rinnovabili
Obiettivi del ddl che il PD porterà in Consiglio dei ministri
Il disegno di legge si articola in un complesso di misure volte al conseguimento delle compatibilità ambientali previste entro il 2020 attraverso il pieno coinvolgimento dei territori e di tutte le categorie interessate. Tra i provvedimenti proposti, quello di rendere permanete il meccanismo di incentivazione fiscale, tramite detrazioni, a favore degli investimenti sostenuti dai cittadini per l’installazione di pannelli solari. Una misura diretta, che contribuisca a superare l’attuale incertezza legata alla presenza o meno di dette misure nelle manovre finanziarie di fine anno. Quanto agli enti pubblici, l’obiettivo è che, tramite un mirato sostegno finanziario, si sostituiscano gli impianti e le apparecchiature per il riscaldamento degli edifici che utilizzano combustibili fossili, con impianti e apparecchiature ad energia solare.
Un importante insieme di misure è inoltre indirizzato alle amministrazioni pubblici al fine di renderle partecipi dello sforzo per la riduzione dei consumi energetici e per lo sviluppo di fonti di energia rinnovabili. In particolare, si è previsto l’obbligo per le nuove costruzioni dell’istallazione dei pannelli solari termici (attualmente previsto solo per il solare fotovoltaico), nonché la semplificazione della procedura di autorizzazione, attraverso la semplice comunicazione. Le amministrazioni dovranno inoltre prevedere la realizzazione di sistemi di illuminazione pubblica secondo tecnologie e metodiche che assicurino risparmio energetico, utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e di limitazione dell’inquinamento luminoso.
Si istituisce poi un Fondo per l’efficienza energetica, con lo stanziamento di 100 milioni di euro all’anno per cinque anni, cui possano accedere gli enti pubblici, in forma singola o associata, per progetti di risparmio e di efficienza energetica. Si affronta il tema dei trasporti e del suo impatto sui consumi energetici e le emissioni di gas serra, favorendo specifici aggiornamenti del Piano generale dei trasporti finalizzati a:
a) ridurre le emissioni di gas serra e le emissioni inquinanti, in particolare nelle aree urbane;
b) promuovere il riequilibrio modale favorendo il trasporto su ferro, il cabotaggio, il trasporto collettivo e la mobilità ciclo-pedonale e la sua integrazione coi trasporti collettivi;
c) decongestionare il traffico nei centri urbani;
d) assicurare una migliore mobilità sul territorio nazionale e i collegamenti internazionali, con interventi coerenti ed integrati negli ammodernamenti e nelle nuove realizzazioni di infrastrutture e nella loro gestione.
e) ridurre la dipendenza del nostro paese dalle fonti non rinnovabili, con particolare attenzione alla riduzione del petrolio.
Per raggiungere questi obiettivi, i piani e i programmi per la mobilità regionale e locale si dovranno conformare, mentre uno specifico sforzo finanziario è finalizzato a incentivare l’acquisto di autobus pubblici a metano e per promuovere il trasporto collettivo sul ferro nel trasporto locale e urbano (300 milioni di euro all’anno per cinque anni) e per l’avvio del piano “1000 treni pendolari” (300 milioni di euro all’anno per cinque anni), più specifiche misure per favorire la diffusione dei biocarburanti e potenziare la rete di distribuzione del metano e del gpl per autotrazione.
Una particolare attenzione è dedicata poi al tema dell’informazione dei consumatori e utenti attraverso il sistema di fatturazione dei consumi elettrici e di gas anche al fine di favorire comportamenti virtuosi da parte dei cittadini. Ugualmente, si prevede che nell’ambito del sistema scolastico si attivino, nel rispetto del principio dell’autonomia didattica, forme di conoscenza da parte delle nuove generazioni di comportamenti rispettosi dell’ambiente, del risparmio energetico e dell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, dell’uso del suolo e difesa del territorio, dell’uso razionale delle risorse naturali ed in particolare dell’acqua. Infine, per assicurare il dovuto coordinamento e la dovuta semplicità applicativa, si è prevista una delega legislativa volta proprio alla scrittura di un testo unico di tutte le disposizioni dedicate al risparmio energetico e alla diffusione delle fonti rinnovabili, anche al fine di rendere più omogenee e semplici le procedure amministrative dedicate a tale comparto, problema, quest’ultimo, che da più parti viene segnalato come uno dei principali ostacoli alla piena diffusione di tali tecnologie e comportamenti.
per affondire, leggi la Proposta di legge “ Risparmio energetico e uso di fonti rinnovabili “