Gerontocrazia dominante nel nostro Paese, rinnovamento bloccato
Leggendo sui giornali di oggi (3 aprile 2008) i numerosi servizi sulla gerontocrazia dominante nel nostro Paese, sul rinnovamento bloccato e sui concorsi e esami truccati negli atenei della Penisola, penso alla mia personale esperienza e mi convinco sempre più di essere fortunato, straordinariamente fortunato… eh sì! Perché all’età di 37 anni, con 3 figli, buoni titoli di studio (laurea con lode e dottorato di ricerca) e un discreto numero di pubblicazioni all’attivo (3 monografie, altrettante curatele di libri, una quindicina di saggi scientifici), mi dicono spesso “Bravo, bravo! Sei giovane, vedrai che in futuro troverai un lavoro che dia senso al tuo percorso di studi e potrai esprimere tutto il tuo talento”. Nonostante questo non insignificante curriculum (che, sia chiaro, mi accomuna a migliaia di “giovani” miei coetanei, spesso anche molto più accreditati), sono fortunato, perché vivo nel Paese dell’eterna giovinezza. Dall’isola che non c’è di Peter Pan siamo passati alla penisola che c’è.