Un disegno di legge per garantire una sempre maggiore partecipazione delle donne alla vita politica, sociale ed economica del Paese. E’ questo l’impegno concreto del Pd. Lo ha annunciato Walter Veltroni a Mestre, nel centesimo anniversario della giornata internazionale della donna. “Non si tratta di retorica da 8 marzo”, sottolinea il leader del Pd, “avevo chiesto 12 progetti di legge che sono i 12 punti del programma che approveremo fin dalle prime sedute del Consiglio dei ministri, e questo sulla partecipazione delle donne alla vita politica, sociale ed economica del paese – anticipa il candidato premier – sarà tra i primi ad arrivare in Cdm, e cambierà radicalmente il modo di essere della politica italiana”.
Il ddl conterrà diverse misure a favore delle donne. Si partirà dal credito d’imposta; le agevolazioni per le imprese che assumono donne, soprattutto al sud; il bollino rosa per le imprese che garantiscono le “quote rosa”; l’obbligo di garantire la rappresentanza di genere nei Cda delle aziende pubbliche; più asili nido; la dote fiscale di 2.500 euro per ogni nuovo figlio; incentivi per il part-time e la flessibilità oraria. “Questo perché – ribadisce Veltroni – il segno delle donne nella società italiana deve essere sempre maggiore”.
E proprio nel giorno dedicato a tutte le donne del mondo, Veltroni – davanti ad una platea vastissima, tanto da costringere gli organizzatori ad allestire altoparlanti all’esterno del teatro Toniolo di Mestre – ricorda alcune figure di donne che l’hanno segnata, anche se in modi diversi, la storia del mondo. La prima è Ingrid Betancourt, la cui foto spicca al fianco del palco. “Penso all’8 marzo – dice Veltroni – di questa donna sola, e ad una donna fantastica che è sua madre, ed a sua figlia. A loro spero arrivi il calore del nostro abbraccio”.
Un saluto, un omaggio, è diretto anche ad “una donna che vive in Birmania, che è stata premio Nobel per la pace, ha vinto le elezioni ma le è stato impedito di governare ed è sequestrata da tempo, una donna di una straordinaria intensità e serenità, Aung San Suu Kyi“. E ancora, “Anna Politkovskaja, che ha pagato un prezzo altissimo, la sua vita”. Ma anche una donna che sta combattendo una sfida per la presidenza degli Stati Uniti d’America, Hillary Clinton, “segno di straordinaria novità e di grandezza di quel Paese”.
Infine, Veltroni cita Tina Lagostena Bassi, avvocatessa che “ha difeso sempre i diritti delle donne e protagonista di un momento di altissima coscienza civile del nostro Paese”, quel processo per stupro che rivoluzionò l’idea della donna vittima di violenze. Veltroni ricorda la “sua arringa finale, memorabile”, quando chiese che i soldi andassero ad un centro di lotta contro le violenze sulle donne. Ebbene, conclude Veltroni, “questo Paese è cambiato grazie alle donne. E non è retorica da 8 marzo”. Il Pd prosegue su questa strada, tanto che, se vincerà le elezioni, porterà 130 donne in Parlamento.
Per approfondire: Un milione di donne in più al lavoro Treu e Ichino: Pdl carente sui temi donne e lavoro
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